venerdì 27 aprile 2007

ISTRUZIONI PER L'USO


Qualche tempo dopo l'attentato alle torri gemelle di New York, un cliente della compagnia aerea per cui lavoravo, Canadian Airlines, ebbe una spiacevole avventura. Recatosi a Montreal per motivi di lavoro, legati alla sua attività di medico, si apprestava a tornare in Italia. All'aeroporto di Dorval, allora non si chiamava ancora Pierre Trudeau al momento del check-in la sua valigetta si aperse e l'addetta alla registrazione fece un commento fuori luogo. Il medico, pur ottuagenario, molto corretto e distinto rispose a tono dicendo : "Do I look like a bum ?" ovvero "Le sembro un barbone"?. L'addetta interpretò bum come bomb e così il dialogo tra due persone, che parlavano un inglese appreso e non madrelingua, si tramutò in un intervento immediato della polizia canadese di frontiera che fermò il medico per accertamenti relativi a un possibile quanto improbabile attentato terroristico. L'intervento del suo avvocato non valse a nulla e rimase in cella di isolamento per un giorno. Fu quindi rispedito in Italia, nonostante possedesse il doppio passaporto italiano e canadese, con un'altra compagnia aerea, in quanto Canadian Airlines lo aveva bandito per sempre, e naturalmente tutto a sue spese. In aggiunta gli fu notificato un mandato di comparizione al tribunale di Montreal. E così dopo alcuni mesi il medico fu costretto a ritornare in Canada a sue spese per salvaguardare se stesso e gli interessi della sua attività di Montreal. Alla fine l'equivoco fu chiarito, ma non ci fu alcun rimborso. Chiusa questa partita si sarebbe potuto aprire un contenzioso con la compagnia aerea, ma il costo del legale italiano e e di quello canadese, con la possibilità di essere soltanto riabilitato e non rimborsato, lo convinse a lasciar perdere.
La morale è semplice : cerchiamo di essere chiari, di comunicare e farci capire. Non sempre il messaggio arriva all'orecchio dell'interlocutore esattamente come volevamo noi. Le conseguenze, soprattutto all'estero, possono davvero causare guai nonostante la buona fede e senza avere torto. E sulla paronomàsia, penso che molti avranno qualcosa da raccontare.
Il medico ha chiuso la sua azienda in Canada e rinunciato al passaporto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cos'è? una delle leggende metropolitane che voi grizzly vi raccontate durante i vostri raduni nella foresta?!?!?!? Ah questi umani che non riescono a distinguere un barbone da una bomba....meglio starsene lì a pescare i salmoni in compagnia di quelle simpaticone delle bald eagles!

Grizzly Bear ha detto...

Caro anonimo
apprezzo il commento scherzoso. Mi sproni anche a scavare nella memoria dei miei tempi aeroportuali per trovare altre storie.Purtroppo questa è vera vera ed evidentemente ho lasciato LGP nell'anonimato. Grizzly Bear