venerdì 29 giugno 2007

1° LUGLIO: FESTA NAZIONALE DEL CANADA


Se siete in Canada il 1° luglio e incontrate migliaia di persone “truccate” da bandiera canadese significa che siete capitati nel bel mezzo delle celebrazioni per la festa nazionale del Canada e allora sì che scoprirete il vero significato della parola patriottismo!

Il “Canada Day” ricorda l'anniversario della fondazione del "Dominio Canadese" il 1° luglio 1867 tramite il British North America Act che riunì le colonie inglesi di Canada, Nova Scotia e New Brunswick.

Il 140° compleanno del Canada verrà festeggiato come ogni anno in tutto il paese, ma è nella capitale che coinvolge tutta la popolazione e anche i turisti. Persone di tutte le età e di tutte le etnie si ritrovano nelle strade della città e sulla collina del Parlamento di Ottawa per festeggiare il Canada. Durante tutto il giorno si tengono diversi eventi gratuiti: concerti, balli e performance di artisti canadesi oltre alla sfilata delle famose Giubbe Rosse e ai rinomati fuochi d’artificio.
Il Canada Day è anche un’occasione privilegiata per scoprire la storia e la cultura del Canada: infatti molti musei e attrazioni di Ottawa, come ad esempio la National Gallery o il Museo della Civilizzazione, offrono al pubblico l’ingresso gratuito.

giovedì 28 giugno 2007

CANADA GAY FRIENDLY





Mentre in Italia si svolgono discussioni fiume e manifestazioni pro o contro i DICO, in Canada questi sono da tempo una realtà così come ormai i matrimoni gay.

Riconosciuto per la sua grande tolleranza il Canada accetta volentieri lo spirito disinvolto e sofisticato delle sue comunità gay e queste possono essere una scoperta anche per il viaggiatore etero. Negli ultimi decenni i principali centri urbani canadesi hanno infatti dato espressione alle comunità gay e lesbiche sviluppando quartieri, strutture, manifestazioni culturali e sportive rinomate a livello internazionale.
Girovagare per il Village a Montréal, per la Church Street a Toronto o nel West End e a Commercial Drive a Vancouver significa scoprire le ultime tendenze dei quartieri gay.
La joie de vivre… à la Montréal si esprime al massimo durante il Divers Cité Festival, il Gay Pride di Montréal che ogni anno a inizio agosto (1/5 agosto 2007) raduna più di mezzo milione di partecipanti. In autunno (3/9 ottobre), Montréal propone il Black and Blue Festival, una mega-festa che dura una settimana.
Toronto ha avuto la sua Gay Pride Week dal 15 al 24 giugno e la manifestazione è senz’altro la più importante in Canada insieme al festival del film gay Inside Out che si tiene in primavera. Vancouver accoglie la più numerosa comunità gay dell’Ovest ed è teatro di vari eventi che si svolgono durante l’anno tra cui la Gay Pride Week il 5 agosto. Qui molte sono le attività sportive che riflettono il modo di vivere della West Coast! Da segnalare in particolare la Gay & Lesbian Ski Week a Whistler che si tiene durante il mese di febbraio.

mercoledì 27 giugno 2007

TERRY FOX RUN


Giro con piacere a tutti i nostri lettori il messaggio del Comitato organizzativo della Terry Fox Run. Ora prendi nota sulla tua agenda... non prendere altri impegni per il 7 ottobre!

Anche quest’anno ci ritroveremo tutti per correre in ricordo di Terry Fox e insieme per la ricerca.
MILANO, Domenica 7 ottobre alle ore 11 parte la 13° edizione della Terry Fox Run, un percorso di 5 km che attraverserà le suggestive vie del centro storico di Milano. Come tutti gli anni, i Giardini di via Palestro saranno il punto di partenza e di arrivo, luogo di ritrovo e di festa per tutti i partecipanti.
Migliaia di cuori che corrono per la speranza, la Terry Fox Run sei tu!
Diventa testimonial di questa importante iniziativa, inviaci una tua foto e un tuo pensiero o, sei hai dei figli, una foto dei tuoi bambini, con la maglietta della Terry Fox Run. Puoi mandarla in formato digitale all’indirizzo e-mail
info@terryfoxrun.it entro il 30 giugno e il tuo volto apparirà sugli stampati di promozione della corsa.
Dona il tuo sorriso alla Terry Fox Run 2007!I fondi raccolti durante questa edizione saranno devoluti interamente al Progetto Pediatrico Interregionale promosso da AIRC e a ricerche e studi approvati dalla Fondazione Canadese.
Le iscrizioni (10 euro a persona) si apriranno a metà settembre in numerosi negozi di Milano e provincia. A tutti i partecipanti verranno distribuite le borse con la T-shirt ufficiale da indossare durante la corsa, la rivista Seasonings “Speciale Terry Fox 2007” e i cartellini numerati a cui verranno abbinate le estrazioni di numerosi premi. Oltre che a Milano, la Terry Fox Run si corre anche a Montecatini Terme, Biella, Bari e Napoli.
Ti aspettiamo per correre insieme verso un futuro di speranza, per portare avanti il sogno di Terry!

martedì 26 giugno 2007

THE CABLE HOUSE CAFE - Sayward, B.C.


Fino a qualche anno fa era quasi un segreto, che le guide locali si tenevano ben stretto, ma se proprio eri simpatica all’autista del tuo pullman, lui sì, ti faceva la sorpresa!
E’ così che ho potuto gustare la più squisita crostata di mirtilli selvatici del mondo che in seguito non ho mai mancato di prenotare per i miei gruppi di passaggio sull’Isola di Vancouver.
Oltre a gustare ottimi piatti casalinghi e straordinari dolci della nonna, vale la pena arrivarci per ammirare la costruzione che dà il nome al locale. Si tratta di una struttura d’acciaio fissata ad una base di cemento e completamente ricoperta con 2.700 metri di vecchi cavi di acciaio, quelli usati dai boscaioli, per un peso totale di circa 26 tonnellate! I quasi 3 chilometri di cavo sono stati ripuliti dalla ruggine e ricoperti da un sottile strati plastico protettivo e fissati in tondo sulle quattro pareti esterne.
Anche trovare il Cable Cafè in mezzo alle fitte foreste attraversate unicamente dalla strada che percorre l’Isola nella sua lunghezza non è facile! Come dicevo, un tempo era un segreto di poche guide e degli abitanti dei dintorni ma il passaparola ha fatto diventare il Cable Cafè un’attrattiva turistica tanto da avere oggi il suo bel sito internet, con menù adatti ad ogni ora del giorno, con tanto di cartina e dettagliato percorso con foto di accompagnamento per ogni tappa di avvicinamento … fino a superare il ponticello sopra il Salmon River ed eccolo lì!

lunedì 25 giugno 2007

STORIA DEL CANADA



Ho ricevuto diverse richieste riguardanti al storia del Canada. I volumi a disposizione sono innumerevoli sia carattere generale sia specifici su eventi particolari accaduti nel paese. Però, solo chi riuscirà a leggere le 815 pagine della Storia del Canada scritta da Luca Codignola e Luigi Bruti Liberati edita da Bompiani nel 1999, potrà poi parlare con autorità della confederazione e, soprattutto, capirne la storia dalle viscere. Il libro è strutturato in due parti che riflettono la competenza degli autori. Luca Codignola, che insegna Storia del Canada all'Università di Genova, narra le vicende canadesi dalle origini fino al 1867, mentre Luigi Bruti Liberati, che è professore di Storia Contemporanea all'Università di Milano, analizza gli avvenimenti dalla fondazione della Confederazione nel 1867 fino al 1998.
Rilassatevi, non è necessario studiarsi tutto prima di un viaggio in Canada, ma è il solo testo in italiano che può rispondere alle moltissime domande che rendono la visita a un Paese un'esperienza memorabile. Il Canada degli Inuit, dei Nativi e delle guerre tra inglesi e francesi, della fedeltà alla madrepatria inglese e della vicinanza con gli Stati Uniti e poi gli immigrati, non ultimi e con grande rilevanza, gli italiani.

venerdì 22 giugno 2007

LORENZO GRASSI : DA FALMENTA A CANMORE


Il 6 maggio 1911 la nave "La Provence" attraccò al porto di New York. Gli agenti della compagnia ferroviaria Canadian Pacific erano fieri del loro lavoro di reclutamento. La lista passeggeri mostra migranti provenienti da tutto il Nord Italia e diretti lungo tutta la rete ferroviaria : Montreal, Fort William, Saulte St. Marie, Sudbury, Coldwell, Fort France, Vancouver. Tra questi Lorenzo Grassi da Falmenta in provincia di Novara. Uno degli oltre 250 migranti del paese che oggi ne conta lo stesso numero. Moltissimi ancora sparsi in Canada. Grassi, poco più che ventenne ad un certo punto finisce a Canmore dove fa il minatore nelle miniere di carbone locali.
Grassi dedica il tempo libero alla montagna che gli ricorda la natia val Cannobina. Si fa conoscere ed apprezzare per la sua abilità sia nello scalare che nel preparare sentieri per gli escursionisti. Opera sua, ad esempio, quello che porta al lago Oesa nella regione del lago O'Hara nel parco nazionale di Yoho in British Columbia dove il Club Alpino del Canada gli ha dedicato una lapide nel 1970. Le montagne scalate da Grassi sono tra le più frequentate. Canmore dopo le Olimpiadi del 1988 è diventata una interessante località di turismo sia estivo che invernale ed è passata da 3.200 a 15.00o abitanti. Vicina a Banff e a poco più di un'ora da Calgary, è proprio lì. Quais impossibile perderla nella scenica Kananaskis Country.
Canmore ha onorato la presenza di Grassi dedicandogli una montagna, una scuola, due laghetti e un rifugio vicino al ghiacciaio Clemenceau in British Columbia.
Fierezza di italiani all'estero.


LORENZO GRASSI
Foto da: "Pushing the Limits - The Story of Canadian Mountaineering", Chic Scott; 2000
Originale dal "Whyte Museum, Archives of the Canadian Rockies", Banff - Canada

giovedì 21 giugno 2007

24 JUIN - FETE NATIONALE DU QUEBEC


Il 24 giugno si onora San Giovanni Battista in molti luoghi della cristianità ma in Québec è una festa davvero speciale, a cui nessun quebecchese manca mai di partecipare attivamente.
Le sue origini si riconoscono in un lontano passato, storicamente associate alla antiche celebrazioni pagane del solstizio d’estate nonché alle feste che i contadini facevano da tempo immemorabile per propiziarsi una stagione ricca ed abbondante che compensasse il loro duro lavoro.
Divenne più tardi una celebrazione cristiana assumendo sempre maggiore importanza rituale e sacra per la Chiesa che ne fece Santo Patrono il Giovanni Battista. I coloni della Nouvelle-France portarono con sé la devozione al Santo frammista ad elementi pagani che il clero tentò spesso invano di sradicare.
Avvenimenti sociali e politici portarono nei secoli a far rivivere con sempre maggiore entusiasmo la ricorrenza fino a diventare ai giorni nostri la Festa Nazionale del Québec con rituali nuovi e vecchi: campane a stormo per annunciare l’inizio della festa, la Messa solenne, grandi tavolate comunitarie dove ognuno porta qualcosa dalla propria cucina da condividere con gli altri commensali, sfilate, musiche, danze, giochi, fuochi…dal più piccolo centro urbano ai diversi quartieri delle città più grandi Montréal e Québec un tripudio di bandiere e ghirlande bianche e azzurre con tanto giallo a rappresentare il sole del solstizio d’estate.


A TOUS LES QUEBECOIS ET LES QUEBECOISES ...BONNE ST. JEAN !

mercoledì 20 giugno 2007

FINALMENTE CANADA!

Ma allora il Canada esiste davvero!!! Dopo averci a lungo “girato in giro”…ci sono finalmente arrivata! Il paese delle meraviglie? Ma, questo ancora non lo so, avrò tempo di scoprirlo, ma sicuramente è il paese dell’ordine e della cortesia (forse a volte sono perfino esagerati!)! E’ sbalorditivo notare ogni cosa abbia una sua precisa collocazione ed in ogni occasione si faccia la fila, belli ordinati come soldatini (sarebbe meglio dire come giubbe rosse…) perfino nelle situazioni più caotiche! Settimana scorsa no ho potuto fare a meno di venir trascinata dal grande fervore che pervade Montréal durante il week-end del Gran Premio di F1, non solo sull’isola dove si trova il circuito, ma per tutta la città vengono chiuse al traffico alcune vie e ci sono auto in esposizione, concerti, bancarelle, tantissima gente, canadesi, molti americani e turisti da ogni parte del mondo…e da cosa riconosci un vero canadese? Dal fatto che anche nella calca faccia ordinatamente la fila per ricevere il gadget del momento! In Italia (ammettiamolo) questa sarebbe un’occasione ghiotta per sgomitare un po’! ma in fondo i canadesi sono talmente gentili che, come fai a non sentirti in colpa se solo tenti di “imbrogliare” un pochino? Non è poi così difficile abituarsi a questo bel loro modo di fare, anzi…

2 NUOVI BLOGGER IN DIRETTA DAL CANADA

Novità nel nostro blog: a partire da oggi e per tutta l'estate due nuovi blogger contribuiranno a fornirvi notizie fresche ed aggiornate sul Canada.

Si tratta di "Squirrel" alias Valeria e "Petit Rorqual"alias Gianluca.

Valeria è partita da poco per Montréal con il nuovo visto studio/lavoro. Ha trovato subito un impiego presso un tour operator ed è entusiasta del suo trasferimento. Ci racconterà le sue esperienze in città e i suoi giri per il Canada.

Gianluca è il proprietario dell'Auberge La Chatelaine di cui vi ho parlato tempo fa. Si è trasferito nella zona di Charlevoix in Québec da circa un anno e gestisce con i suoi genitori questo grazioso hotel. Anche lui ci allieterà, fra un cliente e l'altro, con i suoi racconti.

martedì 19 giugno 2007

L'ICEWINE CANADESE




Uno dei souvenir più acquistati in Canada è una bella bottiglia di Icewine, vino da dessert prodotto principalmente nella penisola di Niagara in Ontario (dove si è appena concluso il Niagara New Vintage Festival) e nell’Okanagan Valley in British Columbia.
Alcuni vini, come ad esempio quelli delle cantine Inniskillin e Pillitteri, sono importati anche in Italia quindi potete richiederli all’enoteca più vicina a voi, ma se state per partire per un viaggio in Canada non mancate una visita alle cantine, che offrono visite guidate, assaggi ed eventi speciali tutto l’anno.
Il processo per ottenere l’Icewine è molto particolare, gli acini devono infatti rimanere sui ceppi sino al mese di dicembre. Quando la temperatura scende dai -10 ai -13°C, i grappoli d’uva si gelano naturalmente e sono pronti ad essere raccolti interamente a mano. Una volta spremuti, l’acqua contenuta nel frutto permane nelle bucce sotto forma di cristalli di ghiaccio e viene prodotta un’esigua, ma preziosa percentuale di succo altamente concentrato. Il succo dell’uva è pari a un quinto circa di quello spremuto dagli acidi non congelati. A causa dei pochi raccolti e della difficoltà del processo, l’Icewine è molto più costoso rispetto ai vini da tavola. Gli alti livelli di zucchero comportano, infatti, una fermentazione più lenta di quella normale. Per questo l’Icewine è venduto di solito in bottigliette da 375 ml.
Le qualità d’uva utilizzate per la produzione di Icewine sono la Riesling Seyval Blanc, la Vidal Blanc e curiosamente l’uva rossa Cabernet Franc. L’Icewine prodotto dall’uva Cabernet Franc è di colore leggermente rosato.
Al primo contatto col palato, l’Icewine risulta intensamente dolce e piacevole. Il suo sapore zuccherino viene equilibrato da un buon grado di acidità che gli conferisce un retrogusto pulito e secco. L’aroma dell’Icewine richiama quello dei lichee e il suo sapore quello dei frutti tropicali come la pesca e il mango.
Si serve freddo, ma non ghiacciato. La sua temperatura ideale è di 10-12°C. Rinomato come “dessert in un bicchiere”, è ottimo sia da solo, che accompagnato da frutta fresca.
P.S. Oggi è il compleanno di Grizzly Bear: AUGURI!!!!

lunedì 18 giugno 2007

LA CANOA



Senza la canoa, oggi il Canada non avrebbe storia, ecco perchè può essere considerata una delle Meraviglie del Canada.
Molto prima dell’arrivo degli Europei sulla costa atlantica del continente nordamericano, le popolazioni locali si spostavano agevolmente con leggere canoe di corteccia di betulla, resistenti alle intemperie e facilmente trasportabili lungo i portages, tratti di terraferma di collegamento tra fiumi e laghi per raggiungere luoghi dove poter scambiare manufatti e cibo con altri gruppi delle Prime Nazioni.
Iniziata la penetrazione del territorio, soprattutto alla ricerca di una fonte di approvvigionamento di pelli e pellicce per il mercato europeo, Francesi ed Inglesi si resero conto che la canoa era l’unico mezzo per entrare in contatto con le popolazioni aborigene. Le loro barche non erano per nulla adatte né agli spostamenti né al trasporto di pesanti carichi attraverso centinaia di chilometri del territorio, interminabile labirinto di fiumi e laghi.
La sua importanza può essere ancor meglio compresa se si pensa al mondo religioso delle Prime Nazioni: per esempio, secondo gli Ojibway, l’uomo può viaggiare attraverso tempo e spazio fino alla terra degli spiriti per conversare con loro e ritornare con importanti consigli utili alla comunità; nel racconto della creazione dei Mi’kmaq, il dio creatore Glooscap giunse da lontano su una canoa bianca; così arrivò anche Dekanahwideh, il Messaggero Celeste, che portò la pace nella Confederazione Irochese.
Il CANADIAN CANOE MUSEUM (1997), situato a Peterborough, Ontario dove la costruzione di questo superbo mezzo di trasporto è stata una tradizione per oltre un secolo dal 1850 al 1960, presenta ricostruzioni ambientali e suggestivi percorsi interattivi. L’esposizione raccoglie oltre 600 canoe e kayak, diverse per foggia, per uso dei materiali (legno, corteccia, resine vegetali, grasso e peli animali, strisce di cuoio, radici di abete rosso, etc), per utilizzo e per le tecniche di costruzione che si sono evolute con l’esperienza di secoli: sulla Costa del Pacifico si scavavano massicci tronchi per le attività di commercio, la guerra e la pesca delle giganti balene; altri costruttori realizzavano la canoa da tronchi più ridotti ideali per percorrere piccoli corsi d’acqua; nelle brulle zone nordiche, la generosità dei mari forniva gli Inuit di animali e legna di deriva per costruire le loro imbarcazioni coperte usate per la caccia. Nel resto del vasto continente l’abbondanza di betulle dalla corteccia facilmente asportabile fu sfruttata per costruire mezzi leggeri e maneggevoli, fino ad arrivare ai modelli più moderni di oggi.
E se stai ora pensando di andare anche tu alla scoperta del Canada in canoa, scegli il tuo itinerario dalle centinaia che sono proposti nel sito del Canadian Canoe Routes.

venerdì 15 giugno 2007

PIER 21 HALIFAX, NUOVA SCOZIA




La Nuova Scozia, ed Halifax in particolare, sono confinate nelle ultime pagine dei fly and drive dei programmi dei tour operator, come se non meritassero grande attenzione. Per chi desidera uscire dal sentiero battuto, suggerisco di avventurarsi pure da queste parti. Ci sono i vari cimiteri dove sono sepolte molte delle vittime del naufragio del Titanic, Peggy's Cove con il suo incantevole faro e l'oceano Atlantico che più di così non si può e per i tifosi di Luna Rossa il rinomato Museo navale. Poi ci sono le aragoste, per chi non ha paura del colesterolo. E Pier 21. Museo dell'immigrazione che tratta il passaggio di almeno un milione e mezzo di persone tra il 1927 e il 1971. La storia di moltissimi nuovi canadesi passa attraverso l'esperienza di Pier 21 che rappresentò il primo incontro con la nuova patria. Liste passeggeri, passaporti, documenti vari, oggetti personali, fotografie, strutture, ricordi. Questo è il modo migliore per capire il Paese che si è visitato o che si andrà a percorrere e che permetterà di apprezzare meglio i suoi abitanti. Storia anche di molti italiani. Il 70% dei circa 700.000 emigrati in Canada lo ha raggiunto tra il 1947 e il 1970. Storia recente, a volte accantonata, ma parte integrante della realtà canadese. Immigrazione italiana facilitata dalla cronica mancanza di manodopera, pagata meglio che in Italia e favorita anche dai rapporti tra i due Stati soprattutto dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Pier 21. Per saperne di più sulla storia d'Italia in Canada.

Ernesto Laurini sulla motonave "General S.D. Sturgis", settembre 1951

Croce...era

Semo (a chi?) 1.500 giovani e forti
e dopo 8 giorni non semo ancora morti
8 giorni de lunga crociera
8 giorni tutto in fame era
Luganighe polastri tuto per noi
ma quante volte te go pensà, mia pasta e fasoi
Comodità, ospedal, doccie e bar
ma in questo ultimo solo due volte me son riuscì sentar

Semo 1.500 giovani e forti e no semo ancora morti
Coraggio fioi che semo arrivai
ancora un poco e po gavemo i bocai (ma de bira)
gpente più pirole, gnente gatini, gnente papette
ma solo fiaschi de vin, leti a un pian e belle pupette.
E adesso per serar addio mia bella barca a vapor
e addio anche a ti mia bella Capra (!)
che gaverò sempre in tel cor.

Estratto da :

  • Dinora Bongiovanni. "11 settembre 1951 - sbarco al Pier 21", El Boletin, periodico informatico del Club Giuliano-Dalmato di Toronto, Anno XXIX, No. 108 (1 dicembre 2001), pp. 1, 3 e 5.


giovedì 14 giugno 2007

I LOVE MAPLE SYRUP: CROCCANTE AL SESAMO


Ancora una gustosa ricetta con lo sciroppo d'acero, questa volta tratta da Yoga Journal dello scorso ottobre/novembre.
Ingredienti per 4 persone:
100 g. di semi di sesamo
20 g. di semi di girasole
100 g. di mandorle sgusciate
200 g. di miele
Sciroppo d'acero
Olio di semi di sesamo

Fate sciogliere in una padella a fuoco molto basso il miele e lo sciroppo d'acero. Quando bolle unite i semi tritati insieme alle mandorle e girate con un cucchiaio di legno finchè il tutto non caramella.

Stendete il composto su una superficie liscia o su carta da forno con un'altezza di mezzo cm. Dividetelo in barrette quando non si è ancora indurito completamente.

Una volta raffreddato, il croccante è pronto.

mercoledì 13 giugno 2007

MEMORIALE DI VIMY - FRANCIA


Il Memoriale di Vimy sorge su un territorio donato in perpetuo dalla Francia al Canada, per ricordare il sacrificio degli oltre 60.000 canadesi morti durante la Prima Guerra Mondiale in Francia e in Belgio: il contributo alla guerra in Europa di un paese lontano che contava allora solo 8.000.000 di abitanti, di cui appena un milione e mezzo di uomini tra i 17 ed i 40 anni.
La conquista di Vimy in particolare fu ben più che un’importante vittoria sul campo durante la tragica battaglia al fianco delle truppe inglesi svoltasi qui dal 9 al 12 aprile 1917 lungo una trincea di 7 km contro le preponderanti truppe germaniche, ben posizionate sulla collina. Per la prima volta tutte e quattro le divisioni, formate da volontari provenienti da ogni regione del Canada, attaccarono insieme, dimostrando capacità e coraggio che li rese famosi come truppe d’assalto. Un loro Generale A.E.Ross dichiarò alla fine della guerra: “in quei pochi minuti ho assistito alla nascita di una nazione.” Furono 3.598 i caduti e 7.000 i feriti.
Per questi motivi fu scelta la collina Vimy, fra gli otto campi di battaglia proposti, per erigere un monumento commemorativo, inaugurato nel 1936, oggi ben visibile dall’autostrada che scorre nella pianura di Douai nella Francia nord-orientale. Lo scultore canadese Walter Allard ideò un monumento composto da 2 alti piloni di pietra a raffigurare il Canada e la Francia, attorniate da 20 figure simboliche associate alle sofferenze della guerra.

Ora ti sarà più facile capire perché qualcuno ha pensato di inserire Vimy fra i partecipanti al concorso Le Sette Meraviglie del Canada.
In visita a Ottawa, capitale del Canada, forse vorrai dedicare un po’ del tuo tempo al
Canadian War Museum, al numero 1 di Vimy Place.

martedì 12 giugno 2007

AVRIL LAVIGNE


Belleville e Nepanee sono due città della provincia dell'Ontario solitamente trascurate dal viaggiatore. Infatti non ci sono monumenti particolari da visitare. Provincia semplice, sonnacchiosa, dove non succede molto, hockey su ghiaccio. Qui si ricordano ancora delle sue prodezze nelle squadre dei Beaver Lumbers e dei Napanee Raiders. Sport maschili dove lei, Avril Lavigne ha acquistato da bambina la sua grinta. Ha soltanto ventidue anni, ma è diventata la rockstar del momento. Cresciuta cantando gospel e country. Abbinata a Britney Spears, è riuscita a stare lontano da pasticche, alcol e scandali. Sguardo a volte sprezzante a volte melanconico. Di sicuro il suo splendido concerto a fine maggio 2005 a Milano.
Sarà un piacere riascoltarla a Lugano il 10 luglio 2007 al concerto per Moon & Stars. Altrimenti il 18 luglio 2007 al Romarock festival alle Capannelle. Chi invece vuol prendere tempo, non perda la sua performance al Festivalbar : 29 giugno 2007.

Runaway : Fuggire via

Mi sono alzata dal lato sbagliato della vita oggi, sì
ho distrutto l'auto e arriverò davvero in ritardo
il mio telefono non funziona perché è fuori portata
sembra che sia uno di quei giorni
non puoi abbattermi, sono già a terra
no non puoi, perchè non riusciresti
a prendermi in nessun modo
i cieli sono blu, ma il sole non spunta, no
oggi è come se fossi sotto una nuvola pesante

ed io mi sento così viva
non posso farne a meno
non te ne rendi conto?

voglio solo urlare e perdere il controllo
alzare le mani in alto e lasciarmi andare
dimenticare tutto e fuggire via, sì
voglio soltanto cadere e perdermi
ridendo così tanto da starci malissimo
dimenticare tutto e fuggire via, sì

mi sento così e così, se te lo stai chiedendo
sto combattendo con il mondo ma sto vincendo
rimani lì, vieni più vicino, è a tuo rischio e pericolo
sai com'è, la vita può essere una puttana

ma io mi sento così viva
non posso farne a meno
non te ne rendi conto?

fuggire via, fuggire via
fuggire via, fuggire via
fuggire via, fuggire via
fuggire via, fuggire via
fuggire via, fuggire via
fuggire via, fuggire via







lunedì 11 giugno 2007

AND THE 7 WONDERS OF CANADA ARE......

La giuria della CBC ha emesso il suo verdetto! Abbiamo finalmente le 7 meraviglie del Canada, eccole qui:

LA CANOA


L'IGLOO

LE CASCATE DEL NIAGARA

LA VECCHIA CITTA' DI QUEBEC

PIER 21 AD HALIFAX

I CIELI DELLE PRATERIE

LE MONTAGNE ROCCIOSE

Delle Cascate del Niagara abbiamo già parlato, alle altre meraviglie dedicheremo qualche post nelle prossime settimane.

E voi siete d'accordo con la decisione della giuria? Attendo i vostri commenti

venerdì 8 giugno 2007

IL CANADA A GAIA



Domani, sabato 9 giugno, su RAI 3 alle ore 21, il programma GAIA condotto da Mario Tozzi dedicherà l'intera puntata al Canada.

Da non mancare assolutamente!!!

giovedì 7 giugno 2007

IL CANADA ALLA BIENNALE DI VENEZIA





L'artista di Montreal David Altmejd rappresenta ufficialmente il Canada alla 52ma edizione della Biennale per le Arti Visive di Venezia che si svolge dal 10 giugno al 21 novembre. I lavori creati dal giovane, ma già molto famoso artista per la Biennale sono due, ispirati entrambi dalla peculiarità del Padiglione che viene interpretato dall’artista come una voliera, un luogo dove uccelli di ogni genere possono nidificare e covare. The Index è composto da varie strutture e passerelle di legno, acciaio e specchio, abitate da una moltitudine di uccelli, animali, e da esseri metà-uccello e metà-umani e decorato da sezioni di alberi, cristalli di quarzo e specchi. Il secondo lavoro, The Giant 2, consiste in un colosso di 4,3 metri abitato da una miriade di uccelli, scolpiti e impagliati.


Oltre ad Altmejd saranno presenti i seguenti artisti:


Ed Pien, e la galleria Pierre-François Ouellette art contemporain espongono i lavori del noto artista cinese-canadese di Toronto nell’ambito di Cornice Art Fair dal 6 all’11 giugno, presso l’Isola del Tronchetto;Foto: Ed Pien - A Noise in the Forest, 2006


La filippino-canadese Lani Maestro presenta una sua videoproiezione dal 6 al 9 giugno presso il Cinema Moderno, Campo Santa Margherita, Dorsoduro 3003/a, dalle 20h30 alle 23h30Foto: Dall’installazione Dream of the other, rêve de l'autre, Lani Maestro


Shelley Niro e Lori Blondeau presentano The Requickening Project, un progetto di videoproiezioni e performances. Requickening parla delle modalità degli aborigeni di reazione al dolore e valorizza la spiritualità, la memoria e la bellezza della vita. Date: 5,7,8,9 e 10 giugno proiezione video dalle ore 21, performance all'alba (5.50) e al tramonto (20.25) (possono variare, verificare sempre via telefono). Università Degli Studi - Palazzo Cosulich, Zattere (Dorsoduro), tel. +39 0415239315 (info).


Rafael Lozano-Hemmer, artista elettronico messicano-canadese, espone le sue opere al Padiglione del Messico alla 52° Esposizione Internazionale d’Arte, fino al 21 novembre Palazzo Van Axel Cannaregio 6099.Foto: Rafael Lozano Hemmer at bitforms, 2006

mercoledì 6 giugno 2007

IL BATA SHOE MUSEUM DI TORONTO





Siete maniaci delle scarpe? Confronto a voi Imelda Marcos non è nessuno? Allora non potete perdervi il Bata Shoe Museum di Toronto, una collezione di 12000 paia di scarpe di tutti i generi e di tutte le epoche.


Aperto nel 1995, comprende la collezione originale della Signora Sonja Bata, moglie del produttore di calzature ceco Thomas Bata (sì proprio quello dei negozi Bata) emigrato in Canada all'inizio della seconda guerra mondiale. Secondo la Bata le scarpe riflettono meglio di qualsiasi altro oggetto gli stili di vita dei popoli ed i cambiamenti socioculturali e tecnologici, per questo fin dal 1940 ha iniziato a collezionarle mettendole poi a disposizione del museo.


Quando mi hanno consigliato di visitare il Bata Shoe Museum ho sorriso, ma poi mi sono dovuta onestamente ricredere perchè è davvero molto interessante in quanto ripercorre 4500 anni di storia di tutte le culture del mondo. Vi si trovano esempi di calzature di ogni genere: da scarpe sacrificali pre-colombiane a fasciature cinesi per piedi femminili, dalle scarpe di pelliccia di orso dei samurai alle ciabatte di capelli umani degli aborigeni australiani!


Vi sono 5 esposizioni permanenti. Una dedicata agli indiani del nord America, una etnologica dedicata ai popoli del mondo, poi c'è la Walk of Fame, collezione di scarpe di personaggi famosi come Robert Redford, Elton John o la regina Vittoria, la quarta collezione è dedicata alle regioni polari e l'ultima alla storia della moda occidentale.


Il museo ospita anche alcune mostre temporanee, al momento una sulle scarpe per bambini cinesi e una sul rococo.

martedì 5 giugno 2007

MARCONI NATIONAL HISTORIC SITE - LIEU HISTORIQUE NATIONAL DU CANADA MARCONI




Nella nostra epoca caratterizzata da una rete mondiale di telecomunicazioni, può risultare difficile immaginare l’impatto che sollevarono nel mondo scientifico gli esperimenti pionieristici di comunicazione a distanza che ebbero luogo a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Tutti ricordano certamente gli esperimenti condotti dallo scienziato italiano Guglielmo Marconi che possono, a buon diritto, essere considerati quelli decisivi per l’affermarsi del telegrafo senza fili sia pure in forma rudimentale.
Pochi forse sono al corrente che sul suolo canadese Marconi condusse fondamentali esperimenti sulla strada della sua completa affermazione come scienziato.

Un primo successo, sia pure modesto, Marconi lo ottenne il 12 dicembre 1901 quando ricevette sulla sommità di Signal Hill a St John’s nell’isola di Terranova un segnale in alfabeto Morse dal suo trasmettitore in Inghilterra.
Ma fu esattamente un anno dopo, il 15 dicembre 1902 che – grazie all’aiuto politico e finanziario del Primo Ministro canadese Wilfrid Laurier e del Ministro delle Finanze William Fielding - il primo messaggio telegrafico senza fili, partito da una gigantesca antenna alta circa 80 metri situata a Table Head, un altopiano ventoso, prospiciente il centro minerario di Glace Bay, a Cape Breton Island in Nova Scotia, raggiunse Poldhu in Cornovaglia. La stazione ricevente registrò una trasmissione perfetta per circa due ore. La notte successiva il corrispondente canadese del Times di Londra inviò un dispaccio in Inghilterra. A questo fecero seguito i messaggi ufficiali al re Edoardo e al re Vittorio Emanuele: era nata la telegrafia senza fili attraverso l’Atlantico.

Nello stesso luogo dove era situata la stazione originale, in tempi recenti è stato allestito un centro commemorativo assai interessante: la parte principale dell’esposizione è dominata da un modello in scala della stazione originale corredato dalle torri, le antenne, gli edifici e la topografia di Table Head con le sue scogliere, brulle e selvagge, meta di migliaia di uccelli marini, a picco sull’Atlantico. Non mancano fotografie storiche, libri, manufatti, opuscoli e volantini – oltre ad una presentazione audiovisiva - che illustrano l’attività scientifica di Marconi.

Durante tutta la visita abbiamo avuto una guida del Sito tutta per noi, Nicolaj: suo nonno Anton, emigrato in Nova Scotia dalle lontane campagne attorno a San Pietroburgo, aveva sposato negli anni '30 Luisa, nata ad Halifax da genitori italiani, da quale località Nicolaj non ricordava... queste lontane radici comuni lo legarono subito a noi e ci accolse con calore come fossimo davvero suoi cugini in visita dall'Italia (e purtroppo sono rarissimi gli Italiani che si recano qui).
Conquistati da questo inatteso legame parentale, lo abbiamo sorpreso sbirciare commosso sopra le nostre spalle mentre firmavamo il Libro Visitatori: Mr and Mrs Gentile from Italy.
Abbiamo raggiunto insieme il busto di bronzo di Marconi fuori dal Museo, camminando poi verso il vasto e arido promontorio che si proietta sull'oceano e dove un tempo era situata la stazione originale di cui rimangono solo le fondamenta. Sotto una stizzosa pioggerellina spinta in ogni direzione dal vento impetuoso abbiamo ammirato a lungo senza parlare un panorama di rara bellezza, uno sguardo nostalgico verso la Madre Europa.

lunedì 4 giugno 2007

CAMPER : VACANZE IN LIBERTA'



Vi siete mai chiesti come fanno i noleggiatori ad avere quasi sempre dei camper disponibili nelle varie città canadesi? Molto semplice. All'inizio e alla fine della stagione offrono agli agenti di viaggio la possibilità di posizionare i loro mezzi a condizioni vantaggiose. In questo modo ho attraversato diverse volte il Canada con interminabili, ma deliziose sgroppate, si fa per dire, tra Toronto e Halifax e Toronto Vancouver. Grandi mazzate a causa del poco tempo a disposizione. Tuttavia sempre il Canada nella sua estensione, quella che ti porta a pensare, a meditare su te stesso e sul territorio e ti fa riandare al passato recente del paese. Meglio una vacanza, dopo essersi impadroniti dei meccanismi infiniti dei mezzi, a volte troppo avanti per le persone normali. Qui i campeggi sono attrezzati e non è insolito trovare aree con la legna preparata per il barbecue. Andare piano per favore. Evitare di correre come matti spinti spesso dal traffico scarso ed essere magari fermati da un canadese qualsiasi che ti fa notare che a casa sua i limiti si osservano. Meglio diventare rossi e abbozzare.
Il paese è grande e c'è posto per tutti. E il posto più bello dove ti sei fermato. Non c'è. O almeno non ha un nome preciso. Dovrei guardare nelle carte di viaggio. So però che ero in una piazzola in Gaspesie, Quebec trovata per caso di notte. Risveglio alla mattina di fronte al campanile di una chiesa aguzzo e colorato. Un cimiterino cattolico ordinato di croci bianche di fronte al mare. L'immensità spumeggiante davanti alle forme dei grandi navigatori che per primi arrivarono qui dalla Francia : Jacques Cartier, Jean-Francois de LaRoque de Roberval, Samuel de Champlain.
Un cuore libero e la possibilità di andare dove si vuole senza sottostare alle regole del turismo organizzato.

venerdì 1 giugno 2007

GRAN PREMIO F1 DI MONTREAL


L'arcipelago di Hochelaga è un gruppo di 234 isole che si trova alla confluenza dei fiumi San Lorenzo e Ottawa nella parte sudovest della provincia del Quebec. L'isola di Montreal è quella dove sorge la città omonima di cui fanno parte altre 74 isole. Una delle più interessanti e l'isola artificiale di Notre-Dame che è stata costruita con la terra degli scavi di Expo 1967 che celebrò il centenario di fondazione della confederazione canadese. Sull'isola c'è ora il più importante circuito automobilistico canadese dove il 10 giugno 2007 si svolge il Gran Premio di Formula 1. Circuito intitolato alla memoria dell'indimenticabile pilota Gilles Villeneuve che trionfò durante la gara inaugurale del 1989 alla guida della Ferrari. L'anno scorso si impose Fernando Alonso su Renault, mentre nel 2005 la vittoria arrise a Kimi Raikkonesn su McLaren-Mercedes dopo sei vittorie alternate di Michael Schumacher su Ferrari.
Montreal per sportivi, anche per chi riesce ad aggiungere un paio di giorni da dedicare a Montreal.
Città è vero, ma di quelle dove la gente vive anche durante il week-end perchè è fatta per viverci sempre. Vagabondarci per trovare ciò che piace. C'è di tutto. Per alcuni la scusa del Gran Premio finirà per fondersi con la gioia di vivere.
Il giorno dopo la gara, l'isola di Notre-Dame tornerà alla tranquillità dei suoi sentieri e della natura con i joggers a farla da padroni.