Senza la canoa, oggi il Canada non avrebbe storia, ecco perchè può essere considerata una delle Meraviglie del Canada.
Molto prima dell’arrivo degli Europei sulla costa atlantica del continente nordamericano, le popolazioni locali si spostavano agevolmente con leggere canoe di corteccia di betulla, resistenti alle intemperie e facilmente trasportabili lungo i portages, tratti di terraferma di collegamento tra fiumi e laghi per raggiungere luoghi dove poter scambiare manufatti e cibo con altri gruppi delle Prime Nazioni.
Iniziata la penetrazione del territorio, soprattutto alla ricerca di una fonte di approvvigionamento di pelli e pellicce per il mercato europeo, Francesi ed Inglesi si resero conto che la canoa era l’unico mezzo per entrare in contatto con le popolazioni aborigene. Le loro barche non erano per nulla adatte né agli spostamenti né al trasporto di pesanti carichi attraverso centinaia di chilometri del territorio, interminabile labirinto di fiumi e laghi.
La sua importanza può essere ancor meglio compresa se si pensa al mondo religioso delle Prime Nazioni: per esempio, secondo gli Ojibway, l’uomo può viaggiare attraverso tempo e spazio fino alla terra degli spiriti per conversare con loro e ritornare con importanti consigli utili alla comunità; nel racconto della creazione dei Mi’kmaq, il dio creatore Glooscap giunse da lontano su una canoa bianca; così arrivò anche Dekanahwideh, il Messaggero Celeste, che portò la pace nella Confederazione Irochese.
Il CANADIAN CANOE MUSEUM (1997), situato a Peterborough, Ontario dove la costruzione di questo superbo mezzo di trasporto è stata una tradizione per oltre un secolo dal 1850 al 1960, presenta ricostruzioni ambientali e suggestivi percorsi interattivi. L’esposizione raccoglie oltre 600 canoe e kayak, diverse per foggia, per uso dei materiali (legno, corteccia, resine vegetali, grasso e peli animali, strisce di cuoio, radici di abete rosso, etc), per utilizzo e per le tecniche di costruzione che si sono evolute con l’esperienza di secoli: sulla Costa del Pacifico si scavavano massicci tronchi per le attività di commercio, la guerra e la pesca delle giganti balene; altri costruttori realizzavano la canoa da tronchi più ridotti ideali per percorrere piccoli corsi d’acqua; nelle brulle zone nordiche, la generosità dei mari forniva gli Inuit di animali e legna di deriva per costruire le loro imbarcazioni coperte usate per la caccia. Nel resto del vasto continente l’abbondanza di betulle dalla corteccia facilmente asportabile fu sfruttata per costruire mezzi leggeri e maneggevoli, fino ad arrivare ai modelli più moderni di oggi.
E se stai ora pensando di andare anche tu alla scoperta del Canada in canoa, scegli il tuo itinerario dalle centinaia che sono proposti nel sito del Canadian Canoe Routes.
Molto prima dell’arrivo degli Europei sulla costa atlantica del continente nordamericano, le popolazioni locali si spostavano agevolmente con leggere canoe di corteccia di betulla, resistenti alle intemperie e facilmente trasportabili lungo i portages, tratti di terraferma di collegamento tra fiumi e laghi per raggiungere luoghi dove poter scambiare manufatti e cibo con altri gruppi delle Prime Nazioni.
Iniziata la penetrazione del territorio, soprattutto alla ricerca di una fonte di approvvigionamento di pelli e pellicce per il mercato europeo, Francesi ed Inglesi si resero conto che la canoa era l’unico mezzo per entrare in contatto con le popolazioni aborigene. Le loro barche non erano per nulla adatte né agli spostamenti né al trasporto di pesanti carichi attraverso centinaia di chilometri del territorio, interminabile labirinto di fiumi e laghi.
La sua importanza può essere ancor meglio compresa se si pensa al mondo religioso delle Prime Nazioni: per esempio, secondo gli Ojibway, l’uomo può viaggiare attraverso tempo e spazio fino alla terra degli spiriti per conversare con loro e ritornare con importanti consigli utili alla comunità; nel racconto della creazione dei Mi’kmaq, il dio creatore Glooscap giunse da lontano su una canoa bianca; così arrivò anche Dekanahwideh, il Messaggero Celeste, che portò la pace nella Confederazione Irochese.
Il CANADIAN CANOE MUSEUM (1997), situato a Peterborough, Ontario dove la costruzione di questo superbo mezzo di trasporto è stata una tradizione per oltre un secolo dal 1850 al 1960, presenta ricostruzioni ambientali e suggestivi percorsi interattivi. L’esposizione raccoglie oltre 600 canoe e kayak, diverse per foggia, per uso dei materiali (legno, corteccia, resine vegetali, grasso e peli animali, strisce di cuoio, radici di abete rosso, etc), per utilizzo e per le tecniche di costruzione che si sono evolute con l’esperienza di secoli: sulla Costa del Pacifico si scavavano massicci tronchi per le attività di commercio, la guerra e la pesca delle giganti balene; altri costruttori realizzavano la canoa da tronchi più ridotti ideali per percorrere piccoli corsi d’acqua; nelle brulle zone nordiche, la generosità dei mari forniva gli Inuit di animali e legna di deriva per costruire le loro imbarcazioni coperte usate per la caccia. Nel resto del vasto continente l’abbondanza di betulle dalla corteccia facilmente asportabile fu sfruttata per costruire mezzi leggeri e maneggevoli, fino ad arrivare ai modelli più moderni di oggi.
E se stai ora pensando di andare anche tu alla scoperta del Canada in canoa, scegli il tuo itinerario dalle centinaia che sono proposti nel sito del Canadian Canoe Routes.
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