giovedì 31 maggio 2007

LE 7 MERAVIGLIE DEL CANADA: LE NOMINATIONS

Vi ricordate il mio post sulle 7 meraviglie del Canada? Ora sul sito della CBC potete trovare ben 52 nominations: praticamente un elenco dei luoghi o cose da non perdere durante un viaggio in Canada.
Ci sono luoghi famosi come le cascate del Niagara e la città di Québec e anche posti sperduti come i Pingos di Tuktoyaktuk nei Territori del Nordovest. C'è addirittura chi ha nominato la casa dei suoi genitori!
Troverete attrazioni particolari come l'uovo gigante di Vegreville e le bagel di Montréal. A tutte è dedicata una pagina con descrizione dettagliata, così è come se il sito diventasse una guida turistica al meglio del Canada.
Ora attendiamo il verdetto: quali saranno le 7 finaliste?

mercoledì 30 maggio 2007

UN SALUTO DA PAPPY!



Vi voglio mostrare una bella foto stampata sul biglietto da visita del Sergente Marc Godue con Pappy. Me lo regalò sua sorella (del Sergente… non di Pappy!) conosciuta per caso nel 2005 sorseggiando un caffè con classica ciambella col buco in un Dunkin’Donuts, non ricordo bene in quale località lungo il San Lorenzo.
Sul retro del “santino” plastificato cm 3x5 si legge, in inglese ed in francese, che:
Marc Godue è il Sergente responsabile del Carosello (Musical Ride/Carrousel). Originario di Drummondville, Québec è entrato a far parte delle Giubbe Rosse nel 1982. Dal 1989 è un istruttore del Carosello. Pappy è un castrato di 8 anni ed è il suo primo anno nel Carosello.

Volete saperne di più? Visitate il sito delle gloriose Giubbe Rosse canadesi
(Royal Canadian Mounted Police/Gendarmerie Royale du Canada)

martedì 29 maggio 2007

CANADA : CAMPIONE MONDIALE DI HOCKEY SU GHIACCIO


I tifosi italiani sono intenti a festeggiare i successi nazionali ed internazionali delle squadre di calcio di Inter, Milan e Roma. In Canada tutto questo entusiasmo è confinato agli italiani e agli scozzesi di ieri. Qui c'è soprattutto hockey su ghiaccio. L'Italia ha una buona rappresentativa priva quasi completamente degli oriundi di qualche anno fa che era presente, comunque, ai campionati mondiali tenutisi agli inizi di maggio 2007 a Mosca dove le sconfitte non sono state umilianti e hanno messo in luce una squadra nuova e competitiva. Tuttavia, niente paragonabile al team Canada che ha rivinto i campionati mondiali. Cinque medaglie d'oro negli ultimi tre anni e 24 in tutto. Questa volta in finale ha battuto la Finlandia per 4 a 2 dopo una rocambolesca vittoria contro i padroni di casa russi per 2 a 1. Grande la gioia immortalata nella foto con Eric Staal e Mike Cammalleri. Ovviamente ho fatto il tifo per il Canada che benchè privo delle stelle dell'NHL impegnate in campionato, ha offerto uno straordinario spettacolo soprattutto dal punto di vista tecnico. E nonostante qualche scazzottata un pò eccessiva tra i giocatori, il pubblico è rimasto corretto, come sempre capita anche in Canada. Belle serate passate tra amici a capire perchè questi uomini vestiti e imbottiti da gladiatori moderni con un bastone in mano corrano come dei matti, facendo una fatica bestia per recuperare un disco nero da mettere nella rete della squadra avversaria. Tante botte, ferite, denti rotti, ma c'è una felicità nascosta in tutti loro. Nel 2008, il Canada difenderà il titolo appena conquistato sul ghiaccio amico di Quebec City e Halifax. Come sempre, scusa per fare un giro da quelle parti, da magari al seguito degli italiani, ma soprattutto per capire i canadesi.

lunedì 28 maggio 2007

PONTI COPERTI : HARTLAND, NEW BRUNSWICK


Hartland, dove? Ammetto di esserci passato per caso mentre attraversavo il confine del Maine sulla interstate 95 in un posto che si chiama Woodstock, ma che non ha niente a che vedere con il festival che si tenne nel 1969. Cartello stradale che indirizza al ponte coperto più lungo del mondo. Ecco che nasce la scusa per una deviazione prima di proseguire per Fredericton, la capitale. Ho sempre amato i viaggi a tema. Un argomento solo che ti riempie di possibili emozioni e poi il resto, se c'è. E l'idea dei ponti coperti che piace, con tutte le storie legate alla loro presenza. Quello di Hartland, poi, con i suoi 400 metri di lunghezza è forse il più lungo al mondo unendo le due sponde del fiume St. John. L'aspetto tecnico di questi ponti interessa generalmente soltanto agli ingegneri. Anche questo ponte, vedi lucchetti sul ponte Milvio a Roma, ha il suo lato romantico. E' diventata una tradizione esprimere un desiderio mentre lo si percorre in tutta la sua lunghezza chiudendo gli occhi durante il tragitto, possibilmente a fianco dell'autista. A piedi il romanticismo del luogo è accresciuto dal panorama della valle circostante, ondulata, tranquilla, fuori dal mondo, fuori da tutto. La copertura del ponte ebbe delle opposizioni in quanto i benpensanti temevano sarebbe diventato un luogo dove gli innamorati avrebbero facilmente potuto scambiarsi delle effusioni. Lo spirito del ponte coperto è rimasto.
La copertura fatta per evitare le distrazioni degli animali resiste nel tempo.
Ecco un 'altra scusa per un viaggio diverso, per un ricordo che va più in là.

venerdì 25 maggio 2007

IL FESTIVAL DEL JAZZ DI MONTREAL








Manca un mese all'inizio del Festival del Jazz di Montréal e la metropoli del Québec si prepara anche quest’anno ad accogliere i grandi nomi del jazz internazionale.
Dal 28 giugno al 9 luglio Montréal farà da scenografia ad un ricco programma che spazia dal soul al blues al jazz, senza escludere i suoni elettronici e folk, coinvolgendo 2.500 musicisti provenienti da tutto il mondo, impegnati su diversi palchi in 150 concerti in teatro e 350 all’aperto, ripartiti in 15 gruppi di diverse tematiche.
Come d’abitudine, il festival costituirà la sola occasione per poter ascoltare e vedere in Nord America musicisti come Skye, Eric Truffaz, Anne Ducros, Coco Zhao, Harry Connick, Jr. e Wynton Marsalis.
Inoltre, la musica di Ennio Morricone, recentemente premiato con l’Oscar alla carriera, verrà riproposta e interpretata da The Spaghetti Western Orchestra.
Tra i partecipanti anche gli artisti appartenenti alla prestigiosa etichetta ECM come Keith Jarrett, Anouar Brahem, Tord Gustavsen, Nik Bärtsch’s Ronin, Stefano Bollani oltre al fondatore della nota etichetta jazz, Manfred Eicher.
A celebrazione del 10° anniversario dalla morte di Fela Kuti, l’Afrobeat avrà un ampio spazio in programma grazie alle performance, all’aperto e gratuite, di Femi Kuti e dei gruppi Afrodizz e Antibalas.
Altra iniziativa importante è la sezione dedicata alle collaborazioni di artisti provenienti da tradizioni e culture musicali differenti: in primo luogo, quella tra Francis Cabrel, noto cantautore francese, e il louisiano Zachary Richard. La collaborazione artistica, presto sfociata in amicizia, ha già fruttato un album, “La Promesse cassée”, nato dalle riflessioni a seguito dell’uragano che colpì New Orleans.
Da segnare, quindi, il grande concerto che farà tremare l’Ile Sainte-Hélène domenica 1° luglio. Una festa eccezionale, orchestrata da Manu Chao assieme a Radio Bemba Sound System.
Per gli amanti di un filone più classico, infine, Richard Bona e Mike Stern si esibiranno in 5 diversi momenti.
Come ogni anno, parte della città verrà chiusa al traffico permettendo ai visitatori di muoversi liberamente a piedi, per seguire gli oltre 350 concerti gratuiti, che si alterneranno su 10 palchi allestiti all’aperto, che andranno a sommarsi alle 150 performance previste nei teatri della città.
Un’occasione unica per vivere Montréal, che proprio in questo periodo si risveglia nei suoi colori estivi, accompagnando i suoi visitatori con le note di un festival che, non a caso, si ripete con immutato successo mondiale da 28 anni.

giovedì 24 maggio 2007

FORTRESS OF LOUISBOURG – FORTERESSE-DE-LOUISBOURG


Quando si pensa al Canada la mente corre inevitabilmente allo straordinario paesaggio naturale che caratterizza quel paese, ai suoi laghi, ai suoi fiumi, alle sue immense foreste, alla sua fauna, alla sua wilderness insomma; tutt’ al più si ricordano le grandi metropoli moderne, è raro invece che si faccia riferimento al suo passato, alla sua storia.
Si tratta di una dimenticanza ingiustificata: certo nulla a che vedere con i millenni di storia che hanno plasmato i paesi europei e l’Italia in particolare, ma siamo di fronte comunque ad almeno tre secoli caratterizzati da avvenimenti interessanti e talvolta decisivi e dei quali rimangono diverse ed importanti vestigia.
Mio marito – grande appassionato di storia, soprattutto militare – ed io, nei nostri numerosi girovagare abbiamo incontrato diverse testimonianze del passato canadese, accentrate nelle province orientali del paese.
Nell’isola di Cape Breton in Nova Scotia, ad esempio, la Fortezza di Louisbourg rimanda alla lotta secolare che contrappose la Francia alla Gran Bretagna per il possesso del Nord America. Nata in origine a protezione dell’attività della pesca al merluzzo assai fiorente al largo delle coste canadesi, divenne successivamente luogo strategico fondamentale della presenza francese nell’Isle Royale. Per ben due volte – nel 1745 e nel 1758 - la fortezza venne assediata dagli inglesi e conquistata definitivamente dopo furiosi assalti all’arma bianca, per venire successivamente distrutta totalmente, quasi a voler esorcizzare un paventato ritorno dell’odiato nemico francese.
Oggi, minuziosamente e perfettamente ricostruita così come doveva essere nel XVIII secolo, con le sue imponenti mura turrite, i cannoni, gli acquartieramenti per le truppe e gli ufficiali, lo studio del comandante, l’armeria, i depositi, non potrà non affascinare i turisti e gli appassionati – così come è successo per noi - facendoli immergere nella vita quotidiana di una fortezza assediata del Settecento. Nei miei ricordi, già al posto di guardia all’esterno della fortezza, è iniziato il nostro cammino a ritroso nella storia, bisognava infatti dare le risposte giuste (in francese!) ai soldati per dimostrare di essere amici e quindi essere ammessi all’interno, dove risultava scomparsa ogni traccia di modernità. La presenza di soldati e ufficiali rigorosamente abbigliati con le loro divise d’epoca accanto a uomini, donne, bambini e animali che, all’interno della fortezza, si occupavano delle loro normali incombenze, utili alla sopravvivenza della comunità costretta tra le mura del forte, rendeva il tutto assolutamente credibile e di un realismo perfetto: sparare il cannone, il cambio della guardia, arrestare un ladro di bestiame, preparare le conserve e le marmellate, tagliare il fieno, cavare le patate, studiare l’abbecedario, rincorrere un cavallo imbizzarrito, …
Calandoci nella parte, malgrado i nostri abiti moderni e apparecchi fotografici, abbiamo persino consumato un frugale pasto, servito da gentili osti del settecento, in ciotole e boccali rigorosamente di peltro su grezze tovaglie di lino.
Si è trattato di una esperienza davvero unica e indimenticabile, come se la macchina del tempo ci avesse trasportato per un’intera giornata indietro di oltre tre secoli!

mercoledì 23 maggio 2007

JACK KEROUAC : ON THE ROAD


Uno splendido manifesto invita a visitare Lowell nell'estate 2007. Gioia grande per chi va nel Massachusetts ispirato dalle attrattive del New England bostoniano decantato da Olga. Meta interessante per proseguire poi verso il Quebec. Petit Canada dove quasi il 20% degli abitanti si dichiara ancora francese o franco canadese. Sono i discendenti dei quebecchesi emigrati per lavorare nelle fabbriche tessili sulle rive del fiume Merrimack, adesso scomparse e ristrutturate per altri usi civici. Petit Canada è simile a molte Piccole Italie sparse per il mondo, anche se ormai bisogna approfondire le ricerche per recuperare i pezzi persi per strada. Lowell è legata a Jack Kerouac che finalmente ha trovato la pace in un angolo tranquillo del cimitero della città, dove con il fratello di Stella Sampas, ultima moglie ho lasciato i miei pensieri, proseguiti nella ricerca delle varie case dove aveva abitato. Lo spirito di Jack aleggia ovunque. Lowell gli ha dedicato un parco, un festival. Jack è dappertutto. Questo scrittore, nato nella Petit Canada a Lowell e morto a San Petersburg in Florida, dove dimorano saltuariamente molti quebecchesi ( il 3 % dei residenti) è considerato uno dei maggiori esponenti del movimento beat americano è in realtà intriso dell'origine bretone dei suoi avi emigrati nella nuova Francia e quindi andati alla ricerca della loro America in una specie di saga franco-canadese sempre, comunque, presente nelle sue opere.
Petit Jean, diventato poi T-Jean attraverso la madre. America. Alla scoperta del Canada leggendo "On The Road" per poi tornare a casa.

martedì 22 maggio 2007

LE MANCE, CHE STRESS!





Un paio di anni fa, io, Feuille d'erable e Grizzly Bear mangiammo in uno dei migliori ristoranti di Vancouver, uno di quelli pluripremiati dalle guide e il cui costo era veramente esorbitante. Al momento del conto, la cameriera ci ricordò che in Canada si usa aggiungere la mancia all'importo dovuto. Una vera caduta di stile per un ristorante così rinomato! Noi fummo così offesi dalla sola insinuazione che se non ce l'avesse segnalato non avremmo lasciato nulla, che per punizione lasciammo pochissimo!

Vero è però che per un italiano abituato a lasciare pochi spiccioli, la mancia in stile nordamericano è uno stress! In Canada se l'aspettano tutti, dal cameriere al taxista, dal parrucchiere ai facchini, dagli autisti alle guide e per la maggior parte dei turisti italiani questo rappresenta un vero shock culturale!

La mancia, di solito calcolata come 15% dell'importo dovuto, rappresenta invece per i nordamericani la garanzia di un buon servizio. Nei ristoranti non si paga mai il servizio o il coperto e in teoria la mancia si dovrebbe dare solo se si è soddisfatti. In realtà si dà a tutti, perchè i camerieri ad esempio, sono quasi sempre studenti pagati il minimo indispensabile e si garantiscono un salario dignitoso solo grazie alle mance. Per questo a volte diventano assillanti nel chiedere se tutto va bene, se il piatto ci è piaciuto, se desideriamo altro e se si accorgono che il turista italiano fa il finto tonto, aggiungono direttamente la mancia al conto senza nemmeno chiedere.

Morale di questo post: date sempre la mancia se siete soddisfatti del servizio. Se non lo siete, segnalatelo pure direttamente a chi ve lo offre o al suo manager. Eviterete imbarazzanti richieste e di essere classificati come "i soliti italiani"....

lunedì 21 maggio 2007

ZIO D'AMERICA A TORONTO?




In tempo di elezioni comunali e provinciali mi sono ricordata di una notizia di qualche mese fa a proposito degli italo-canadesi in corsa per i seggi di Consigliere Comunale e per la carica di Sindaco di Toronto.
Benché Mr David Miller, sfidato da Lee ROMANO, sia stato riconfermato nel prestigioso ufficio di primo cittadino nella avveniristica City Hall della metropoli canadese, affiancato dall’inossidabile Vice-Sindaco Joe PANTALONE, può essere interessante scorrere i nomi degli altri contendenti, alcuni dei quali sono ora, riconfermati o nuovi eletti, consiglieri comunali della città. Trentatre italo-canadesi, otto uscenti e venticinque sfidanti, pochi, considerato l’elevato numero di cittadini di origine italiana, stimato in ben oltre 500,000, per i quarantaquattro seggi disponibili.
Ma leggiamo… cognomi di italica origine abbinati a nome perlopiù anglofoni, impegnati nell’agone politica della Greater Toronto Area: Nick BORAGINA, Giancarlo CARNEVALE, Giorgio MAMMOLITI, Sandra ROMANO, Judy SGRO, Peter LI PRETI, Anthony PERUZZA, Maria AUGIMERI, Frances NUNZIATA, Rocky GUALTIERI, Frank DI GIORGIO, Nick DOMINELLI, Fred DOMINELLI, Joe RENDA, Daniel NICASTRO, Luca MELE, Michel BALDASARO, Michelle BERARDINETTI, Tony FESTINO, Eddy GASPAROTTO, Michel BINETTI, Mike DEL GRANDE, Tony DEL GRANDE, Anthony CAPUTO, John CHIAPPETTA, Joseph MIGNONE, ...

… qualcuno ha riconosciuto lo Zio d’America?

venerdì 18 maggio 2007

CULTURA FRANCOFONA IN ITALIA



L'Associazione Italiana di Studi Canadesi in Italia ha lo scopo di diffondere la cultura canadese nel nostro paese attraverso pubblicazioni, seminari, convegni ed incontri atti a promuovere la conoscenza reciproca. Premessa di base per visitare ed apprezzare altre realtà con un occhio diverso.
Tra le tante iniziative vorrei ricordare il recente convegno dedicato all'Architettura del dizionario bilingue e il mestiere del lessicologo tenutosi a Monopoli il 16-17 aprile 2007 ispirato alle giornate organizzate da Jean Pruvost dell'Universitè de Cergy-Pontoise). Un laboratorio di ricerca, di riflessione e formazione per chi lavora alla creazione di un nuovo dizionario francese-italiano/ italiano-francese diretto da Giovanni Dotoli, professore ordinario di lingua francese all'università di Bari dal 1980. Lo stesso professor Dotoli ha pure organizzato il convegno sul Viaggio francese in Italia attraverso i secoli dove, come per il dizionario, è stato dato ampio spazio al Quebec, portavoce e vessillo dello sviluppo della lingua e della cultura di origine francese in Nord America e tenutosi sempre a Monopoli nei giorni 11 e 12 maggio, 2007.

giovedì 17 maggio 2007

LE INCREDIBILI FRONTIERE CON L'ALASKA


Vorreste anche voi un timbro come questo sul passaporto? Allora dovete passare la frontiera fra Yukon e Alaska a Poker Creek sulla Top of the World Highway, un'incredibile strada quasi tutta sterrata che attraversa montagne incontaminate.

Il cartello davanti all'edificio recita: Elevation: 4127 Ft., Population: 2 - Most Northerly Border Port in the USA!
Ma c'è un'altra frontiera ancora più isolata: quella tra Stewart in British Columbia e Hyder in Alaska.

Mentre a Poker Creek è facile passare se dallo Yukon si visita l'Alaska o viceversa, a Stewart ci si deve proprio andare appositamente prendendo la deviazione per la Stewart-Cassiar Highway e percorrendo 240 km.
Vi assicuro che ne vale la pena! Innanzitutto per il numero di orsi che si vedono nei prati...una cosa da non credere, sono lì tranquilli che mangiano erbetta e fiorellini! Noi durante il percorso abbiamo avvistato ben 8 orsi neri e una grossa femmina di grizzly con due cuccioli. In secondo luogo per andare a vedere il Salmon Glacier un ghiacciaio immenso che offre panorami mozzafiato di cui vi parlerò più approfonditamente un'altra volta. And last but not least per i favolosi Alaska crab legs che si gustano nei ristoranti! Ma non fate come me che seguendo alla lettera la Lonely Planet che diceva "There are no immigration or customs there" ho stupidamente lasciato il passaporto in albergo a Stewart! Gli ufficiali di frontiera al ritorno da Hyder c'erano e non volevano proprio saperne che la strada di là finiva nel ghiacciaio e quindi non potevo certo arrivare da chissà dove! Ho rischiato di rimanere ad Hyder per sempre!!!!

mercoledì 16 maggio 2007

SAGGEZZA DEI NATIVI DEI GRANDI LAGHI




Venera gli anziani: sarà come venerare la saggezza e la vita.
Venera la vita in tutte le sue forme: servirà a rinforzare il tuo spirito.
Venera le donne: sarà come venerare il dono della vita e dell’amore.
Mantieni sempre la tua parola: così facendo sarai fedele a te stesso e agli altri.
Vedi di essere gentile e buono, sempre pronto a dividere.
Vedi di essere sempre disponibile alla pace: così facendo potrai permettere a tutti di raggiungere la pace suprema.
Vedi di essere coraggioso: così facendo potrai far crescere la forza negli altri.
Vedi di essere prudente in ogni cosa, osserva, ascolta e medita ogni situazione: così facendo potrai essere saggio.

Antico canto cerimoniale degli Ojibwa

martedì 15 maggio 2007

I AM CANADIAN

Dal 2000 al 2005 il produttore canadese di birra Molson lanciò una campagna pubblicitaria di grande successo per promuovere la birra Canadian.
Si trattava di uno spot televisivo, in onda sia in Canada che negli Stati Uniti, che giocava sugli stereotipi dei canadesi rispetto agli americani e viceversa. Per i Canadesi fu una grande iniezione di patriottismo e lo spot girava ovunque! Ecco il video tratto da Youtube e il testo in inglese.

Hey.
I'm not a lumberjack,
or a fur trader...
and I don't live in an igloo
or eat blubber, or own a dogsled...
and I don't know Jimmy, Sally or Suzy from Canada,
although I'm certain they're really, really nice.
I have a Prime Minister,
not a President.
I speak English and French,
NOT American.
and I pronouce it ABOUT,
NOT A BOOT.
I can proudly sew my country's flag on my backpack.
I believe in peace keeping, NOT policing.
DIVERSITY, NOT assimilation,
AND THAT THE BEAVER IS A TRULY PROUD AND NOBLE ANIMAL.
A TOQUE IS A HAT,
A CHESTERFIELD IS A COUCH,
AND IT IS PRONOUCED 'ZED' NOT 'ZEE', 'ZED'!
CANADA IS THE SECOND LARGEST LANDMASS!
THE FIRST NATION OF HOCKEY!
AND THE BEST PART OF NORTH AMERICA!
MY NAME IS JOE!
AND I AM CANADIAN!

Dopo che uscì questo spot, molti si divertirono a prenderlo in giro elaborandone versioni umoristiche o applicate ad altri paesi. Su questo sito http://www.indefual.net/canada/jokes/rant-amer.html potete leggerne alcune e su Youtube si trova anche la versione del Québec http://www.youtube.com/watch?v=Z1-XbZL7Lns

lunedì 14 maggio 2007

VANCOUVER : E SE PIOVE CHE FACCIO?


Vancouver è una città memorabile, una di quelle che ti porti nel retro degli occhi per sempre. Verde, verdeggiante. E' normale che nel "Beautiful British Columbia" piova. In vacanza, a volte piace meno. Niente paura. La pioggia non è continua. E comunque un giorno di pioggia può spingere a visitare un museo. Il museo di antropologia di Vancouver è facile da raggiungere. Autobus che arriva proprio nel campus dell'università dove è facile essere distolti, ma ricordiamoci che dobbiamo andare al museo. Lindo, pulito in tutti i sensi. Dedicato ai nativi canadesi ( First nations), ma anche alle culture del mondo in generale. Osservare la scultura di Bill Reid, Il corvo e i primi uomini scolpiti in un enorme blocco di cedro , vale la visita. La raffigurazione del corvo che trova i primi uomini racchiusi in una conchiglia e cerca di convincerli ad uscire è meravigliosa. Grande leggenda tramandata dagli Haida. Anche loro nativi pescatori e stanziali. Quelli delle lunghe case in legno con i totem familiari di fronte. Le sale sono piene di sculture gigantesche. Tante bestie per ricordare il contatto con la natura. E poi, maschere, oggetti di uso comune, frecce, ceramiche, oggetti in rame con l'indicazione dello scopo loro assegnato in numero sufficiente per farsi un'idea delle varie culture. Per i curiosi e gli studiosi ci sono invece centinaia di oggetti non esposti, ma catalogati accuratamente e visibili nelle sale interne. Per tutti gli interessi. Poco più in là l'oceano. La mano sul mento e lo sguardo lontano.

venerdì 11 maggio 2007

I LOVE MAPLE SYRUP: MUFFIN CON MELE, CRANBERRIES E NOCCIOLE

(Foto di Cuoca Petulante)
Per tutti gli amanti dello sciroppo d'acero, ecco una ricetta davvero gustosa ma con poche calorie. L'ho trovata sul blog della Cuoca Petulante, sito molto ben fatto di cucina macrobiotica e, da qualche mese, diventato la mia massima fonte di ispirazione in cucina.

per 14 muffin:

400 gr di farina 0
100 cc di olio di mais bio e spremuto a freddo
100 cc di sciroppo d'acero
1 bustina di cremor tartaro (o lievito per dolci)
3 mele gialle grandi (o 4 piccole)
3 cucchiai di nocciole tritate a coltello
3 cucchiai di cranberries (o mirtilli congelati o uva secca)

Miscelate farina, lievito e nocciole in una ciotola.
Mettete a mollo i cranberries per 10 minuti in acqua calda.
In una seconda ciotola grattuggiare le mele e unite lo sciroppo d'acero e l'olio.
Unite gli ingredienti secchi a quelli liquidi e infine unite i cranberries.
Riempite fino a 3/4 gli stampini da muffin e cuocete in forno caldo a 180° per 25 minuti.
Spennellate la superficie con una miscela fatta di 1 cucchiaio di sciroppo d'acero e 2 cucchiai di acqua per renderli lucidi e fate raffreddare su una gratella.

giovedì 10 maggio 2007

L'ATTRAZIONE DEI FARI




Qualche anno fa un tour operator italiano aveva inserito nel suo programma di vacanze un itinerario che percorreva la via dei fari nel Quebec. Partenza da Montreal seguendo dei tracciati quasi convenzionali, ma con l'accento sui fari e soprattutto sulla possibilità di pernottare in alcuni di essi. Poi per una storia e l'altra non sono mai riuscito a pernottare in nessuno di essi. Nonostante questo contrattempo, i fari del Quebec, soprattutto quella della regione della Gaspesie, fanno parte della mia esistenza. Un articolo apparso recentemente sul Corriere della Sera firmato da Aldo Grasso mi ha rafforzato l'idea di parlarne. Il guardiano del faro di Henryk Sienkiewicz, ma anche i guardiani del mare nostrani con tutti i fari con le loro storie da raccontare. Non ultimo il libro di Federico Moccia, Scusa se ti chiamo amore con il faro che rappresenta forse una fuga, forse il desiderio di andare o magari soltanto la voglia di isolarsi con noi stessi di fronte la mare. Teneri i fari con le loro evocazioni. Lungo il maestoso san Lorenzo, museo faro di Matane, Rivière -la- Madeleine, Cap-des-Rosiers e soprattutto quello di Percè. Faro classico dipinto di bianco con il tetto e le rifiniture rosse. Posizione dominante per ammirare la Percè Rock riscoperta da Champlain. Roccia imponente che si staglia nell'acqua con il suo caratteristico arco. Fari della nostra passione, delle nostre meditazioni che ci accompagnano nel nostro girare attraverso tutto il mondo. Quelli che poi ti si stagliano davanti quando ti svegli una mattina e al posto del San Lorenzo c'è magari il Po di Goro. Delta esaltante con il suo faro bianco che non ti aspetti e che ti aiuta ad andare lontano.

mercoledì 9 maggio 2007

I TORONTO RAPTORS NEL GOTHA DEL BASKET MONDIALE




Fra le trenta squadre di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico mondiale, la National Basketball Association (NBA), solo una è canadese; si tratta dei Toronto Raptors. La franchigia della capitale dell’Ontario non ha una lunga storia alle spalle: essa nasce infatti solo nel 1995 per iniziativa di un ex grande giocatore Isiah Thomas. I primi anni sono caratterizzati da risultati assai deludenti; solo nella stagione 1999 – 2000 avviene la svolta: da allora i Raptors conquistano agevolmente i play-off grazie alla maturazione dell’intera compagine, a nuovo acquisti ed una crescente partecipazione di pubblico all’Air Canada Centre.

Quest’anno il Presidente Bryan Colangelo, il Vice Presidente Maurizio Gherardini ed il coach Sam Mitchell hanno impostato una squadra abbastanza rinnovata, chiamando a far parte del roster canadese altri campioni tra cui l’italiano Andrea Bargnani, prima scelta assoluta al draft di quest’anno, una ala–centro di 22 anni di 213 cm. proveniente dalla Benetton di Treviso.

Il “Mago” – così lo chiamano i suoi tifosi – dopo un inizio stentato per evidenti problemi di ambientamento, ha acquistato man mano fiducia migliorando il proprio rendimento fino a risultare alla fine della regular season secondo nella classifica delle matricole (rookies) dell’anno, nonostante una lunga assenza dovuta ad un intervento chirurgico.

Dopo un inizio poco brillante, i Raptors hanno terminato la stagione regolare in testa alla Atlantic Division della Eastern Conference, raggiungendo i play-off. Ma pochi giorni fa i sogni di tutti i tifosi si sono infranti contro un 4 a 2 inferto dai New Jersey Nets. I Raptors si ritroveranno l’anno prossimo con un Bargnani sicuramente sempre più al centro dell’attenzione di tutti i tifosi italiani e canadesi e buon gioco e risultati vincenti non potranno certo mancare!

martedì 8 maggio 2007

L'ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO - P.E.I.

Prince Edward Island - Île-du-Prince-Édouard è la più piccola delle province canadesi con i suoi quasi 5.700 km2 di superficie ed appena 140.000 abitanti. Si trova a nord della Nuova Scozia e ad est del New Brunswick. Una volta si poteva raggiungere solamente con i ferry, ma la costruzione del Confederation Bridge ha cambiato le cose, in meglio per i residenti, ma forse un pò meno per i turisti che preferiscono le traversate marine possibili comunque per raggiungere Caribou in Nuova Scozia da Wood Angel. Un paio d'ore di mare tranquillo. Giusto il tempo per riandare alle immense distese di patate viste o mangiate in tutti modi possibili assieme a succulenti aragoste e vongole bluastre, per ricordare la caratteristica di Cavendish e il fascino dei Green Gables ( Frontoni Verdi) immortalati in Ann of Green Gables da Lucy Maude Montgomery. Charlottetown che racchiude metà della popolazione isolana e una serie significativa di negozi di antiquariato e modernariato in cui passare intere giornate. A scrutare un passato lontano e vicino con i passaggi francesi e inglesi. Antiche ville vittoriane trasformate in bed and breakfast per la gioia di chi ama l'atmosfera Old England che ovviamente qui è Old Canada. Camere con i letti alti a baldacchino, coperte ricamate, ninnoli ovunque, profumo di passato, parquet scricchiolanti, pace. Colazioni con i muffin e marmellate di ogni tipo.
Corse in bicicletta in mezzo al niente di un paesaggio che ti resta dentro. mattinate di primavera inoltrata a guardare i puntini mobili delle oche canadesi in formazione che si ingrandiscono e poi popolano le rive dei laghetti vicino a Clinton prima del volo finale verso nord. Dolce pianura ondulata con il vento che rimanda l'anatrare continuo e familiare. Capanni semi-abbandonati sulle rive lacustri. Anatre che si rincorrono e fanno un chiasso che non è rumore. Un richiamo di plastica abbandonato e riportato a casa come souvenir. Pulendolo dal rossastro della sabbia, ho scoperto il paese di fabbricazione : made in Italy.

lunedì 7 maggio 2007

CANADA TULIP FESTIVAL - Ottawa, dal 4 al 21 maggio 2007




Da 55 anni la capitale federale organizza un festival primaverile che ha per protagonista questo splendido fiore, un caleidoscopio di oltre 3 milioni di tulipani fioriti lungo percorsi che uniscono le maggiori istituzioni e punti di interesse della città. Una festa coloratissima che dura più di due settimane per festeggiare la pace e l’amicizia internazionale, con decine di diverse manifestazioni, dall’elegante Gran Ballo d’inaugurazione alle regate sul canale Rideau, da spettacoli musicali e teatrali a visite guidate, e molto ancora, tutto ciò che può far felici i più di 500.000 visitatori attesi ogni anno da tutto il mondo.
Tutto incominciò quando al suo rientro in patria nel 1945, la Regina (allora Principessa) Giuliana d’Olanda decise di regalare al Canada 100.000 bulbi di tulipano in segno di gratitudine per l’ospitalità che le era stata riservata durante il suo esilio successivo all’invasione dei Paesi Bassi nel 1940 da parte dell’esercito tedesco.
Era giunta a Ottawa con la propria famiglia dopo un breve soggiorno a Londra e vi restò fino al 1945. Durante il soggiorno canadese nacque la terza figlia e affinché la bimba conservasse il diritto di successione al trono olandese le autorità canadesi concessero uno stato di extraterritorialità alla stanza dove nacque la bimba che poté così mantenere come unica nazionalità quella olandese.
La tradizione si rinnova ogni anno anche a scopo benefico. Tutti i proventi delle attività organizzate vengono devolute ad una organizzazione caritatevole, quest’anno “War Child Canada” un'agenzia indipendente non-governativa che aiuta i bambini vittime della violenza delle guerre in tutto il mondo.
Clicca per ammirare i colori del Tulip Festival!

venerdì 4 maggio 2007

FIERA DEL LIBRO DI TORINO


Torino Lingotto fiere ospiterà la Fiera Internazionale del Libro che avrà luogo dal 10 al 14 maggio, 2007. Grande possibilità di familiarizzare con la carta stampata e di capire come la pensa la gente del mondo, quello che magari andiamo a visitare dopo con una preparazione maggiore. Scorrere l'elenco degli espositori e dei partecipanti non gratifica questa volta il Canada che è stato presente in massa in altre edizioni. Tuttavia ci sono due presenze significative :

11 maggio Arena Piemonte ore 14:00 presentazionee di Paolo Bettinetti
Marylin Dumont, Lingua madre : dal Canada
Poetessa di origine Cree scrive poesie sul tema femminile a prescindere dalla sua origine etnica.

12 maggio Spazio Stock ore 12:00 presentazione di Stas' Gawronski
Davide Sapienza, Lo Yukon di Jack London: tra cultura e immagini
Davide Sapienza è un viaggiatore-scrittore che continua ad analizzare scienza, ambiente e popoli soprattutto attraverso i suoi soggiorni tra gli Inuit e il il nord del Canada.

giovedì 3 maggio 2007

MICHAEL BUBLE'


Finalmente è uscito anche in Italia il nuovo CD di Michael Bublè “Call Me Irresponsible”!

Nato a Vancouver il 9 settembre 1975 Michael vanta non lontane radici italiane grazie ai nonni materni (la nonna Yolanda di Carrufo in provincia dell’Aquila ed il nonno Demetrio di Treviso). Soprattutto la figura del nonno è importante nella formazione musicale di Michael. Questo “nonno-amico”, che ancora oggi lo accompagna nelle sue tournée, lo ha fin da piccolo portato a condividere la sua passione tra l’altro per il genere swing, una musica che Michael stesso definisce ispiratrice di “canzoni che hanno un cuore ed un’anima romantiche”, di facile e rilassante ascolto. Immediato riconoscergli il calore della voce di Frank Sinatra, uno stile dalla dizione impeccabile; provate a studiare l’inglese ascoltandone attentamente le incisioni!

Il CD presenta, oltre a brani standard conosciuti in tutto il mondo, due brani originali firmati dallo stesso Bublè, che parlano d’amore negli aspetti più belli ma anche più difficili e duri. Musica romantica, da ascoltare con partecipazione oppure lasciandosi semplicemente trasportare dal ritmo e dalla voce accattivante… per me un sottofondo indispensabile mentre stiro o viaggiando in macchina in autostrada o nel traffico caotico della città… la coda ai semafori mi sembra più sopportabile!
Notizie interessanti nell' Italian Fan Club e sito ufficiale .

mercoledì 2 maggio 2007

LE 7 MERAVIGLIE DEL CANADA

La CBC, Canadian Broadcasting Corporation, ha lanciato in questi giorni un sondaggio per definire quali sono le 7 meraviglie del Canada. Chiunque può segnalare ciò che crede più meraviglioso: un luogo naturalistico, un fenomeno metereologico, un edificio storico, una roccia o una strada particolare.

Le votazioni on line potranno essere effettuate a partire dal 7 maggio, ma già dal 23 aprile si può votare via email. Sembrerebbe che al momento attuale si contendano il primo posto le Cascate del Niagara e la Bay of Fundy.

E per voi quali sono le 7 meraviglie del Canada?

Ecco la mia lista, non necessariamente in ordine di preferenza:
1. Vancouver Island (tutta!) - British Columbia
2. Dempster Highway - Yukon
3. Icefield Parkway - Alberta
4. Algonquin Park - Ontario
5. Gli orsi bianchi di Churchill - Manitoba
6. Le foche delle Isole de la Madeleine - Québec
7. Il fiume San Lorenzo e le sue balene - Québec
Aspetto le vostre liste nei commenti!