giovedì 20 settembre 2007

LACROSSE


Se vi chiedessi qual è lo sport nazionale del Canada, ormai chiunque avrebbe la risposta pronta. Non è neanche più una domanda da quiz televisivo o perlomeno varrebbe ben pochi euro! Ma se invece vi dicessi che i canadesi hanno 2 sport nazionali ufficiali e ve ne chiedessi il nome, allora sì che le cose si complicherebbero: c’è qualcuno pronto a premere subito il pulsante?
Dal 12 maggio 1994 è in vigore la legge C-212 che decreta di « riconoscere l’hockey su ghiaccio lo sport nazionale invernale del Canada e la crosse lo sport nazionale estivo del Canada ».

Uno dei primi cenni storici da parte degli europei di questo gioco risale a quando il missionario francese Jean-de-Brébeuf annotò di aver visto degli autoctoni giocare con dei bastoni ed una palla, chiamando il gioco con la parola “crosse” (la parola francese per indicare la pastorale del vescovo) per la forma del bastone terminante con un piccolo cestino di strisce di pelle.
Tutte le Prime Nazioni nordamericane praticavano un gioco di squadre contrapposte con una palla e dei bastoni, con qualche variante da zona a zona, ed ognuno gli dava un nome diverso : gli Ojibway giocavano a BAGGATAWAY mentre i Mohawk giocavano a TEWAARATHON. La crosse ha ricoperto un ruolo importante nella vita comunitaria e religiosa delle tribù del continente da tempi immemorabili. La crosse autoctona aveva implicazioni spirituali profonde. Le Prime Nazioni hanno una filosofia della natura umana che vuole che l’umanità sia definita da tre dimensioni: l’intelligenza, il corpo e lo spirito. Coloro che vi si dedicavano totalmente la praticavano con devozione in una prospettiva spirituale elevata, per meritarsi la gloria per se stessi e la propria tribù e di onorare tutti i giocatori e le tribù avversarie, nell’assoluto rispetto delle 3 componenti essenziali dell’uomo.

Il gioco de “LACROSSE” odierno proviene direttamente da quello praticato dai Mohawk nei dintorni di Montréal dove i primi europei iniziarono, verso il 1840, a partecipare alle gare e da cui sono state codificate le regole dal Dr. George W. Beers attorno al 1860. E’ ancora oggi uno dei rari esempi di un elemento della cultura autoctona che è stata accettata e adottata dalla società canadese.
Il numero di club crebbe enormemente in tutto il paese, già nel 1867 erano 80; il successo di pubblico fu immediato, già nel 1880 si contavano ben oltre 5.000 spettatori ad ogni partita. Nell’agosto di quell’anno, allo stadio Shamrock di Crosse di Montrèal si disputò la prima partita in notturna, con l’illuminazione elettrica del campo di gioco! E per migliorare la visibilità, si arrivò a ricoprire la palla di fosforo! Avete in mente le cheer girls degli intervalli sportivi americani in TV? Beh, durante gli intervalli di Crosse per intrattenere il pubblico si presentavano altri sport o disputavano gare di atletica!
La Crosse fu gara olimpica nel 1904 e nel 1908 e malgrado non lo sia più da tanto anni, la sua fama e pratica si è sparsa in tutto il mondo:oltre che in Canada e Stati Uniti, in Inghilterra, Scozia, Galles, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Giappone, Singapore, Svezia. Curiosità: la squadra degli Irochesi, compagine nordamericana autoctona, partecipa ai Campionati Mondiali Maschili sotto una propria bandiera nazionale.

Ma la storia non può finire qui – so di aver stuzzicato la vostra curiosità!

Altre notizie interessanti oltre a regolamenti (antichi e moderni), campionati, versioni, etc. li potete trovare sul sito (in francese e inglese)
ASSOCIATION CANADIENNE DE CROSSE-CANADIAN LACROSSE ASSOCIATION.

Nessun commento: