martedì 10 aprile 2007

GLI INUIT BIONDI DI VICTORIA ISLAND


Gisli Pàlsson è un simpatico professore di antropologia che insegna all'università dell'Islanda Reykjavik. Ho assistito alla sua presentazione durante il seminario intitolato "Uomini nello Spazio" che si è tenuto a Genova il 22-23 marzo 2007. Grande interesse per i parallelismi tra le esplorazioni sulla terra e quelli nello spazio. Nella sua relazione ha fatto riferimento al suo libro "Travelling Passions : The Hidden Life of Vilhjalmur Stefansson" ovvero la biografia analitica della vita dell'esploratore che nel 1912 scoprì un insediamento di un migliaio di Inuit con tratti decisamente nordeuropei a Victoria Island, una grande isola all'estremo nord del Canada, oggi divisa tra il Nunavut e i Territori del Nordovest. Questo avvenimento avvalorò la tesi di una migrazione di uomini dall'Asia attraverso lo stretto di Bering e una di discendenti della spedizione di Lief Erickson che verso l'anno 1000 mise piede in Groenlandia e pochi anni dopo esplorò il Nord America molto tempo prima di Cristoforo Colombo. Migrazioni che si incontrarono e fusero in mezzo al nord del Canada. Queste popolazioni sono ancora presenti nel nord che sa ancora di frontiera dei viaggi sulla terra, mentre l'uomo strizza l'occhio al cielo.
E' la tundra sconfinata dove i caribù si spostano seguendo percorsi e sentieri ancestrali, le coste frastagliate e intagliate da fiordi maestosi, acque chiare popolate di trichechi, balene, foche. Dove l'orso bianco dei nostri sogni si tuffa in mare e ci riappacifica con la natura.

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