giovedì 29 novembre 2007

CANADIAN AIRLINES




L'altro giorno sul treno per Mantova ho incrociato lo sguardo di un vecchio amico. Dopo una decina d'anni è stato bello incontrare Pasquali, capocabina della Canadian Pacific, CP Air, Canadian International Airlines e infine Canadian Airlines sparita nei meandri di Air Canada. Pasquali, con il cognome come si usava alle elementari. Adesso forse l'appello recita : Gaia, Giada, Matteo, Mattia, Luca, Federico, in evoluzione continua. Allora era : Alpari, Bestetti, Gianni Checchi, Checchi Edvige ( mai capito perchè). Pasquali, in pensione da poco, ultimo o quasi delle decine di italiani che a partire dagli Anni Sessanta garantirono la presenza di personale parlante italiano sui voli a lungo raggio sponsorizzati dagli emigranti di andata e ritorno. Passato. Almeno per noi. Ricordi di persone che abbiamo conosciuto sia a terra sia in volo creando un rapporto compagnia-cliente che adesso non esiste più. Personale proveniente dalla scuola alberghiera. Ancora su e giù dopo 40 anni di peregrinazioni. Un mondo scomparso. Nomi che si rincorrono nel discorso. Come quando si ritrovano i compagni di scuola dopo qualche pò. Il Canada che tutti i parenti hanno apprezzato dalla loro viva voce e durante le visite. Paese che non sa nemmeno quanto sia valsa l'opera di questi lavoratori del cielo. Ancora in viaggio con la valigia piena di regali. Succo d'acero per un'improbabile whaffle o pancake in quel di Casalmaggiore e il salmone dei nativi sotto vuoto, così diverso e amabile rispetto a quello affumicato da duty-free. Sempre in movimento. La prima volta ci siamo incontrati su un volo da Amsterdam a Vancouver nel 1976. Andavo a Whistler che allora non appariva ancora sulla mappa degli sciatori.
Il Canada è anche la gente che fa parte della tua vita e per qualche ora ti mette il desiderio di tornare. Non si sa se in Canada o nel passato remoto.

Nessun commento: