Fino alla metà del XIX secolo, la presenza del bisonte americano, il più grosso mammifero della famiglia dei bovini, fu veramente imponente nelle praterie nord americane ( tra 40 e 60 milioni di esemplari). Purtroppo dopo un periodo di carneficine e massacri ne rimasero solamente circa 1.000.
La caccia al bisonte non veniva praticata solamente per necessità alimentari, per le pelli o per altro; spesso si trattava puramente di un passatempo. Spaventare intere mandrie e spingerle verso un precipizio costituiva un divertimento per i colonizzatori.
La quasi totale sparizione di questo mammifero ebbe purtroppo importanti ripercussioni anche sulla vita delle tribù autoctone, come gli Ameridiani. Venendo meno la loro principale fonte di sostentamento, intere tribù scomparvero, così come fecero le mandrie.
Un cacciatore rinomato, William F. Cody, anche conosciuto con il nome di Buffalo Bill massacrò, in 18 mesi, 4.280 bisonti.
Fortunatamente nell’ultimo periodo si stanno riaprendo i grandi allevamenti di questi bovini sia in Canada che negli Stati Uniti. Oggi si trovano più di 400.000 bestie in America e la metà di queste in Canada. Nella provincia del Québec, ripartiti in 60 fattorie, se ne possono contare circa 3.000.
La caccia al bisonte non veniva praticata solamente per necessità alimentari, per le pelli o per altro; spesso si trattava puramente di un passatempo. Spaventare intere mandrie e spingerle verso un precipizio costituiva un divertimento per i colonizzatori.
La quasi totale sparizione di questo mammifero ebbe purtroppo importanti ripercussioni anche sulla vita delle tribù autoctone, come gli Ameridiani. Venendo meno la loro principale fonte di sostentamento, intere tribù scomparvero, così come fecero le mandrie.
Un cacciatore rinomato, William F. Cody, anche conosciuto con il nome di Buffalo Bill massacrò, in 18 mesi, 4.280 bisonti.
Fortunatamente nell’ultimo periodo si stanno riaprendo i grandi allevamenti di questi bovini sia in Canada che negli Stati Uniti. Oggi si trovano più di 400.000 bestie in America e la metà di queste in Canada. Nella provincia del Québec, ripartiti in 60 fattorie, se ne possono contare circa 3.000.
Proprio ad una di queste fattorie ho fatto visita il mese scorso. Sylvie e Daniel gestiscono, con l‘aiuto dei figli, un allevamento di bisonti in una delle fattorie di Saint-Prosper de Champlain, non molto lontano da Montréal. Non si tratta di un semplice allevamento da osservare al di la di una staccionata, ma qualcosa di più! Per soddisfare la curiosità della gente Daniel e Sylvie hanno trasformato un rimorchio per il fieno in modo da poter ospitare la gente e farla avvicinare, in tutta sicurezza, ai bisonti, accompagnando i loro ospiti proprio nel bel mezzo del pascolo, tra una spiegazione e l’altra.
Finita il giro ci si può poi fermare a rifocillarsi proprio all’interno della fattoria, in una sala dove viene servito un menu interamante a base di bisonte, cucinato esclusivamente dalla famiglia.
Sicuramente un’esperienza interessante e curiosa che riavvicina alla campagna anche i più “cittadini” !
1 commento:
C'è un altro posto dove si possono ammirare da vicino i bisonti (non solo quelli delle praterie ma anche quelli più rari dei boschi) ed è l'Elk Island National Park of Canada vicino ad Edmonton. Credo che sia uno dei più piccoli se non il più piccolo parco nazionale del Canada. Io l'ho visitato in novembre e credo sia un buon periodo per visitarlo perchè c'è pochissima gente e gli animali si lasciano avvicinare di più. Un altro parco interessante per i bisogni è il Riding Mountain National Park of Canada vicino a Winnipeg. In questo parco i bisonti sono raggruppati in un'area ben delimitata e si può passeggiare tra di loro. Nel mese di novembre con la neve è uno spettacolo emozionante. Anonima BC
Posta un commento