venerdì 30 marzo 2007

I PARCHI NAZIONALI DEL CANADA



Il Canada è una nazione sempre più preoccupata per l’ambiente che lascerà in eredità alle generazioni a venire. I numerosi Parchi Nazionali, Siti Storici e Aree Marine Protette sono presi ad esempio da tutto il mondo come modelli per la conservazione e salvaguardia a lungo termine degli ecosistemi naturali con cui deve fare i conti lo sviluppo economico umano, ossia il concetto di sviluppo sostenibile di cui tanto si parla. In pratica si tratta di mettere in atto una strategia che gestisca attentamente i territori, le acque e le risorse, sfruttandole necessariamente a sostegno dell’economia nazionale, ma contribuendo attraverso le aree protette alla conservazione delle bio-diversità.
I Parchi Nazionali sono ad oggi 43 a protezione di circa il 2,2% del territorio, dal più piccolo di circa 8 kmq a quello più esteso di 44.000 kmq, dove sono proibiti lo sfruttamento delle risorse e la caccia. Questi santuari naturali protetti riservano al visitatore meraviglie a non finire: ambienti incontaminati, dove la natura segue il suo corso indisturbato da millenni, paradisi di silenzio e solitudine per lo spirito umano da scoprire con rispetto assoluto per la flora e la fauna.
Il Sistema di “Parks Canada”, nato una quarantina d’anni fa, è finora completato al 60% e si sta lavorando al fine di completare la delimitazione delle zone che andranno a salvaguardare ognuna delle 39 aree naturali rappresentative dei diversi ecosistemi in cui è stato allora suddiviso il paese, per esempio la Costa del Pacifico, le Rocciose, la Tundra, lo Scudo Precambriano, le Isole Artiche, la Costa Atlantica, ed altre ancora. Esistono poi ulteriori aree protette dai governi provinciali (Provincial Parks) che, come i Parchi Nazionali, sono ben organizzati per rendere agevole e sostenibile l’attività turistica: Centri di Accoglienza adatto ad ogni specifico parco, con personale cordiale e preparato, con cartine dei sentieri, documentazione, regole di comportamento, guide per passeggiate, attrezzature sportive, etc.
Ma questa storia ebbe inizio molto prima, sulle Montagne Rocciose… Nel 1887 nacque il Parco Nazionale di Banff (allora di soli 26 kmq), la prima area ritenuta degna di essere protetta dallo sfruttamento indiscriminato. Due operai al lavoro sulla ferrovia transcontinentale avevano scoperto delle sorgenti di acqua che sgorgava caldissima dalla montagna vicino alla stazione. Furono in molti a reclamarne la concessione di sfruttamento ma il Governo preferì custodire le acque minerali calde ed il territorio circostante come un tesoro nazionale. La bellezza mozzafiato delle Rocciose, sottratta all’opportunismo privato, gettava il primo seme di un lungimirante sistema di protezione del territorio.
Prossimamente andremo a visitarne qualcuno insieme…!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I parchi delle montagne rocciose sono bellissimi però, nei mesi estivi, c'è troppa gente e quindi perdono molto del loro fascino. Io credo che i mesi migliori per visitarli siano febbraio e marzo. Poca gente, il fascino della neve e delle giornate fredde ma molto serene. Molti altri parchi, forse meno conosciuti sono forse più interessanti perchè tutti da scoprire

alberghi ha detto...

Meravigliosi i parchi!