martedì 17 aprile 2007

CAMP WABIKON, ONTARIO


E' tradizione canadese mandare i figli dai 6 ai 17 anni al campeggio estivo. Fa parte della vita e rappresenta un punto fermo da ricordare da parte di tutti. Fu così che feci sperimentare a mia figlia Barbara e poi anche a Davide la vera esperienza canadese. Non fu facile per Barbara che aveva soltanto undici anni affidarsi alle cure della Mrs. Nunn che l'avrebbe ospitata a Toronto in attesa della partenza in autobus per il lago Temagami dove si trova il camp, a circa 430 chilometri a nord. In mezzo al niente. Un mese senza poter telefonare a casa, per scelta de gruppo di educatori e ovviamente limite quasi insormontabile per una maggiore partecipazione degli italiani. Un mese seguito da una prolungata presenza in lavatrice, ma indimenticabile. Soggiorno memorabile nelle costruzioni in legno sull'isola in mezzo al lago a vivere con giovani canadesi e americani la prima uscita nel mondo. Con la certezza di parlare inglese e francese al di fuori dell'ambiente scolastico e soprattutto il confronto diretto con la cultura nordamericana. Qui non ci sono corsi di lingue, ma attività di gruppo per i ragazzi e ele ragazze nordamericane dove gli stranieri sono in assoluta minoranza. Sicurezza della professionalità dei gestori, Marcello e Margaret Bernardo, figlio di italiani di Ripa di Meana attratti a Huntsville dalla richiesta di ottoni per la banda della conceria locale. Ricordi ricorrenti anche di Davide che ha mantenuto anche contatti con gli amici della prima gioventù. Quelli del portage, di quella canoa indiana a remo singolo che abbiamo visto molte volte nei film.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ripa di Meana? Magari Meana di Susa... no? ;-)