venerdì 28 settembre 2007

IL CANADA DAL FINESTRINO DEL TRENO



Con i suoi 4.467 chilometri la ferrovia che unisce Toronto a Vancouver in 3 giorni ("The Canadian") è una delle più lunghe del mondo e attraversa un territorio fra i più vari e suggestivi che si possano trovare: dalla zona dei Grandi Laghi, il treno si spinge nelle vaste praterie, supera le Montagne Rocciose e scende fino all’Oceano Pacifico toccando città e innumerevoli piccoli insediamenti che sono rimasti intatti dai tempi della costruzione della ferrovia.
Senza le ferrovie e gli uomini che le hanno costruite, oggi il Canada non esisterebbe. Quando nel 1867 fu redatto il Confederation Act, le popolazioni dell’Ovest posero come condizione per l’adesione che venisse costruita una ferrovia che li collegasse con le province fondatrici del Canada: niente treno, niente confederazione.
L’ostacolo principale per tener fede all’accordo erano circa 4.000 km di territorio selvaggio fra praterie e barriere naturali come le Montagne Rocciose. Ma non c’era altro mezzo per creare una nazione solida e stabile.
Si costituì così nel 1881 la Canadian Pacific Railway (CPR); ed in soli quattro anni e mezzo il sogno di unire le due coste si realizzò. Il primo treno transcontinentale diretto a Vancouver partì da Montréal il 28 giugno 1886.
La ferrovia servì anche a colonizzare le zone disabitate. Alle migliaia di operai impegnati a sottomettere il territorio all’uomo si offriva uno stipendio in denaro ed una ricompensa sotto forma di terra, praticamente regalata a questi pionieri per incoraggiarli a civilizzare terre selvagge e mai toccate dall’uomo bianco. Verso gli anni Venti la rete ferroviaria canadese era nelle mani di più di duecento compagnie private, per lo più in fallimento, che nel 1923 il governo acquistò costituendo la CN-Canadian National in concorrenza con la CPR. La CN gestisce oggi il traffico merci mentre i servizi passeggeri sono gestiti da Via Rail.
Signoriiiiiiiiii, in carrozza!

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